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Firenze, manifestazione antifascista: orari, percorso e il messaggio dei sindacati

Firenze, manifestazione

Firenze, manifestazione dopo i fatti accaduti al liceo Michelangelo. Sono attese tantissime persone, anche tra i politici, per manifestare contro i fatti antifascisti e a difesa della scuola. La città è blindata.

Firenze, manifestazione antifascista: orari e percorso

A Firenze sono attesi  circa 50mila persone alla manifestazione in difesa della scuola pubblica e della Costituzione indetta dai sindacati Cgil, Cisl e Uil di Firenze e dalle federazioni nazionali. della scuola. La  partenza è prevista per il pomeriggio di sabato 4 marzo alle ore 15 da piazza Santissima Annunziata. Non mancherà una sosta in via della Colonna, davanti al liceo classico Michelangiolo. Dal liceo si andrà verso Piazza D’Azeglio, Via della Mattonaia, Via Santa Verdiana, Via dell’Agnolo, Via de’ Macci, Via Ghibellina, Via delle Conce, Via San Giuseppe, Via delle Casine, Lungarno della Zecca Vecchia, Piazza Cavalleggeri, Corso Tintori, Via Magliabechi concludendosi in Piazza Santa Croce.

Il messaggio dei sindacati

“Sabato 4 marzo Firenze e la Toscana sono chiamate a dare una grande risposta per respingere ogni violenza squadrista e per difendere i valori delle libertà costituzionali. Per primo quello all’insegnamento, gravemente offeso dal ministro Valditara con le sue parole contro una preside che ha ricordato ai suoi studenti i pericoli del fascismo e dell’indifferenza. La storia della Cgil si è intrecciata più volte con la resistenza antifascista perché ogni epoca ha il suo fascismo da affrontare e sconfiggere”. Così Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana.

“Crediamo che i gravissimi fatti accaduti davanti al liceo Michelangiolo non possano rimanere senza una risposta ferma e chiara – hanno dichiarato Francesco Sinopoli (Flc CGil), Ivana Barbacci (Cisl SL Scuola) e Giuseppe D’Aprile (Uil Scuola Rua) -. Facciamo nostre le parole del presidente Mattarella, che ci ha ricordato quanto sia importante affermare modelli di vita che si contrappongano a quelli improntati a violenza, prepotenza, sopraffazione. È in questo modo che si pongono le basi per una democrazia fondata sulla civile convivenza”.

 

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