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Ercolano, ragazzi uccisi: lasciati ad agonizzare per mezz’ora

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Ercolano, ragazzi uccisi per sbaglio. Due ragazzi che abitavano a Portici(Na), a poca distanza l’uno dall’altro, fermi a chiacchierare in auto nei pressi di una villetta in via Marsiglia ad Ercolano, scambiati dal proprietario per ladri.

La vicenda dei due giovani uccisi per sbaglio si arricchisce di elementi sempre più tragici. Dalla ricostruzione si evince che i due ragazzi dopo gli spari sono stati lasciati agonizzanti per circa mezz’ora. Solo dopo sono stati chiamati i soccorsi. La posizione di Palumbo dunque si aggrava.

Ercolano, i due ragazzi lasciati agonizzanti per circa mezz’ora

Vincenzo Palumbo ha aspettato quasi mezz’ora prima di avvisare il 112 dopo aver sparato contro l’automobile in cui c’erano Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, i due giovani di Portici uccisi nella notte tra il 29 e il 30 ottobre in via Marsiglia, a Ercolano (Napoli).

Le fasi di quella tragica notte sono state ricostruite grazie alle immagini della videosorveglianza di un vicino di casa, le cui telecamere hanno ripreso sia parte della sparatoria sia l’automobile, ormai fuori controllo, che finiva contro un muretto.

Palumbo ha sparato tra le 00:25 e le 00:28. Palumbo, dal balcone di casa sua, posto a circa 2/3 metri più in alto rispetto alla strada. Alcune delle pallottole sono entrate nel tetto, una ha trapassato il parabrezza. In quel momento, ricostruiscono i giudici, la Fiat Panda si stava già allontanando lungo via Marsiglia.  Secondo quanto scrive il gip: “Le vittime non potevano avere scampo considerato che era davvero ridotta la distanza dell’auto su cui viaggiavano i due giovani e la raffica di colpi di arma da fuoco esplosa da Palumbo, soggetto avvezzo all’uso delle armi, in quanto cacciatore e titolare di regolare porto d’armi”.

Inoltre, non ci sono prove della tentata irruzione nell’abitazione di Palumbo e niente è stato trovato nell’automobile di Pagliaro e Fusella: i due non aveva precedenti penali, e soprattutto non avevano arma da scasso. Per il gip Palumbo, definito avvezzo all’uso delle armi e “abile tiratore”, “ben avrebbe saputo come sparare a salve se solo avesse avuto quell’intento”. Non c’è stata assolutamente legittima difesa ma solo la rabbia di Palumbo che ad inizio settembre aveva subito un furto in casa e era convinto di trovarsi due ladri.

Ercolano, ragazzi uccisi per sbaglio

Vincenzo Palumbo, autotrasportatore di 53 anni, a Ercolano, in provincia di Napoli, ha sparato contro l’auto di Giuseppe Fusella 26 anni e Tullio Pagliaro, 27 anni, uccidendoli. Attualmente è in stato di fermo.

I due ragazzi si trovavano in auto in via Marsiglia, zona periferica della città, sono stati esplosi contro di loro colpi di pistola. Vincenzo Palumbo vive, con mogli e figlia, in una villetta della zona, proprio davanti alla quale era parcheggiata la vettura. Palumbo ha sparato con un’arma legalmente detenuta: a settembre di quest’anno aveva subito il furto di un’auto.

Scambiati per ladri mentre chiacchieravano in macchina

Il reato contestato a Vincenzo Palumbo è duplice omicidio volontario.  L’interrogatorio di Palumbo è durato quasi un giorno intero, condotto dai carabinieri vesuviani che hanno cercato di descrivere attraverso le parole del duplice omicida l’esatta dinamica dei fatti avvenuti in via Marsiglia, strada di campagna nel popoloso comune vesuviano, lì dove il 53enne sostiene di aver sparato perché convinto che i due fossero dei ladri. Sostiene inoltre di essere stato in allerta poiché già vittima di furti.

L’avvocato d’ufficio Francesco Pepe che difende Vincenzo Palumbo ha rilasciato alcune dichiarazioni in mattinata: “Il signor Vincenzo Palumbo chiede scusa ai familiari, non voleva uccidere. Anche lui è profondamente addolorato. Aspettiamo che la magistratura faccia il suo lavoro”.
Palumbo ha esploso 6 colpi di pistola con un’arma legalmente detenuta.  I colpi sono andati tutti a segno nell’auto, due hanno raggiunto la Panda dei ragazzi, colpendoli alla testa e uccidendoli. Il guidatore ha cercato di scappare non riuscendoci.

Giuseppe Fusella 26 anni, era un studente universitario laureando in Scienze Motorie; Tullio Pagliaro, 27 anni, era operatore del mercato di fiori ma aveva anche altri interessi nel mondo delle serate per giovani. I due erano entrambi residenti a Portici, dove è stato forte lo choc dopo aver appreso della vicenda.

Il messaggio di cordoglio del sindaco di Ercolano su facebook: “La nostra città è sconvolta da quanto accaduto la scorsa notte a San Vito. Una tragedia che ha colpito profondamente la nostra comunità. Questo è il momento del silenzio. Al momento gli inquirenti stanno accertando l’esatta dinamica dell’accaduto. Il mio pensiero come sindaco e come padre è per le famiglie colpite da questa immane tragedia”.