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Ercolano: dirette a luci rosse dai computer del Comune

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Una dipendente del Comune di Ercolano, impiegata nell’ufficio dei servizi cimiteriali, aveva ideato delle dirette a pagamento a luci rosse. Gli amplessi, i palpeggiamenti e gli spogliarelli avvenivano in streaming durante gli orari di lavoro. La vicenda svelata da Striscia la Notizia.

Ercolano, le dirette a luci rosse

È accaduto a Ercolano, negli uffici dei servizi cimiteriali del Comune. Qui, un’impiegata aveva ideato delle dirette streaming a luci rosse che svolgeva durante gli orari di lavoro. Come svelato da Striscia la Notizia, la donna si collegava dalla sua postazione degli uffici pubblici alla piattaforma hot. E allora avviava le dirette, interrotte spesso anche dalle chiamate degli utenti.

Simulava amplessi, si spogliava, e veniva raggiunta da alcuni colleghi che le palpavano il seno. Nel frattempo, l’impiegata riceveva denaro dagli utenti connessi online. Questi la pagavano in ‘token’ – una moneta virtuale convertibile in denaro – in base al tariffario corrispondente alle varie prestazioni. Le dirette streaming ‘hot’, però, sono presto state svelate e hanno richiesto il commento del primo cittadino di Ercolano.

La reazione del sindaco di Ercolano

Ho visto il servizio e ho provato disgusto, come padre e come rappresentante delle istituzioni”, ha scritto nelle scorse ore il sindaco della città salernitana Ciro Bonajuto su Facebook. “Quanto è accaduto non ammette nessuna scusante e non resterà impunito. È vergognoso – ha aggiunto – Avvieremo subito un procedimento disciplinare nei confronti della dipendente, e di chiunque sia coinvolto o ne sia a conoscenza, valutandone finanche il licenziamento”.

Il comportamento di un singolo – ha concluso Bonajuto – non può gettare fangosu una intera comunità che da anni porta avanti la sua battaglia contro ogni forma di illegalità e che punta su cultura e turismo per mettersi alle spalle un passato difficile. Noi tutti non possiamo permettere che l’immagine della nostra Ercolano sia compromessa in questo modo”.