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Elezioni Quirinale, i giornalisti “quirinalisti” si scatenano: chi sono

Giornalisti quirinalisti chi sono

Chi sono i giornalisti “quirinalisti”, pronti a scatenarsi con le elezioni per il Quirinale. Ecco i cronisti da seguire per essere aggiornati 24 ore su 24 sull’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.

Elezioni Quirinale, chi sono i giornalisti “quirinalisti” alla riscossa

Con “quirinalista” si intende un giornalista incaricato a seguire il Presidente della Repubblica e le sue attività. Il Capo di Stato Sergio Mattarella, prossimo alla fine del suo mandato, li ha salutati in un breve incontro informale: “Vi ringrazio per la professionalità con la quale mi avete seguito in questi sette anni. Sono sicuro che anche con il mio successore ci sarà la stessa professionalità. Con l’inizio delle prime votazioni per l’elezione del suo successore, i quirinalisti saranno collegati 24 ore su 24 per raccontare le ultime novità. Saranno loro i principali protagonisti, pronti a scatenare rumors e a svelare retroscena. Ecco chi seguire per essere aggiornati minuto per minuto sull’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.

Marzio Breda, Corriere della Sera

Nato a Conegliano il 15 Luglio 1951, Marzio Breda è una penna storica del Corriere della Sera e racconta la politica del Quirinale dal 1990. Nel corso della sua carriera giornalistica, ha seguito ben cinque presidenti: Francesco CossigaCarlo Azeglio Ciampi, Oscar Luigi ScalfaroGiorgio Napolitano e Sergio Mattarella. Lo racconta a Domani.it: Dopo Pertini tutti vollero “esternare”, Cossiga non fu solo un picconatore, Mattarella ha fatto scelte forti, ma sempre citando i precedenti. Ho seguito cinque presidenti. Ogni volta i partiti chiedevano un passo indietro. Ma tutti sono stati più interventisti dei precedenti.

Luciano Ghelfi, TG2

Giornalista professionista dal 1987, Luciano Ghelfi lavora al TG2 dal 1995. Da trent’anni in prima linea per raccontare la politica, se ne è occupato da inviato, da capo della redazione politica e, dal 2015, da quirinalista. Il cronista mantovano ha seguito due elezioni presidenziali, come spiega a Secondo TempoNon ce ne è stata una uguale all’altra. Ogni volta ci sono stati colpi di scena a ripetizione. Le previsioni della vigilia sono sempre state sovvertite. Sempre, tranne forse nel caso di Ciampi, eletto nel 1999 al primo scrutinio. Le chiacchiere della vigilia sono state quasi sempre state smentite dai fatti”.

Ugo Magri, La Stampa

Nato a Parma 63 anni fa, Ugo Magri si occupa di politica per La Stampa dal 1996, nelle vesti di inviato ed editorialista. In carriera ha collaborato anche con Voce RepubblicanaIl Mondo La Notte. In un suo recente articolo pubblicato su Huffington Post, è molto critico sulla situazione al Colle: I principali candidati sono tutti esterni alle Camere, in qualche caso zombie, in altri dinosauri, in altri ancora alieni. Leader di spessore nel Parlamento non ve ne sono; quasi esclusivamente comprimari, figure talvolta anonime e senza storia; sarebbe interessante scoprirne il perché”.

Alberto Spampinato, ANSA

Alberto Spampinato è un giornalista ragusano dell’agenzia di informazione ANSA. È inoltre il direttore e fondatore di Ossigeno per l’informazione, osservatorio promosso da FNSI e dall’Ordine dei Giornalisti per monitorare le minacce alla libertà di stampa e i tentativi di oscurare le notizie.

Simona Sala, TG3

Giornalista romana classe 1960, Simona Sala segue la politica interna del paese per il TG1 dal 2007 e  l’attività del Capo di Stato dal 2013. Nel 2015 l’ex Presidente Giorgio Napolitano la nomina Ufficiale della Repubblica. Da Novembre 2021 è la direttrice del TG3. In carriera ha seguito da cronista numerosi eventi tra i più significativi, dalla nascita dell’Euro, alle elezioni di Scalfaro, Ciampi, Napolitano e Mattarella.

Alessandra Sardoni, La7

Alessandra Sardoni è una giornalista politica e conduttrice televisiva, volto di La7 e protagonista delle “maratone Mentana” che il direttore del Tg La7 organizza in occasione di tutti i grandi eventi politici.  Su Facebook è anche nato l’ironico gruppo Salviamo Alessandra Sardoni dal Quirinale.