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Disney, Bob Iger è di nuovo il CEO: licenziato Bob Chapek

Disney Bob Iger

Disney, cambio al vertice: torna Bob Iger nel ruolo di CEO. A due anni dal suo addio l’imprenditore americano 71enne torna alla guida del colosso dell’intrattenimento dopo il licenziamento del suo successore, Bob Chapek.

Disney, ufficiale il ritorno di Bob Iger: è di nuovo CEO, Chapek licenziato

La Disney torna sui suoi passi e si affida di nuovo a Bob Iger. L’imprenditore 71enne riprende la posizione di CEO con effetto immediato dopo l’addio di Bob Chapek. La presidente del consiglio di amministrazione, Susan Arnold ha rilasciato un comunicato in cui spiega i motivi che hanno spinto la Disney a chiudere il rapporto con Chapek e richiamare Iger: “Ringraziamo Bob Chapek per il suo servizio alla Disney nel corso della sua lunga carriera, inclusa la guida dell’azienda attraverso le sfide senza precedenti della pandemia. Il consiglio ha ritenuto che mentre la Disney si addentra in un periodo sempre più complesso di trasformazione del settore, Bob Iger si trova in una posizione particolarmente positiva per guidare l’azienda in questo momento cruciale“.

Iger aveva guidato il colosso dell’intrattenimento come amministratore delegato per ben 15 anni, dal 2005 al 2020. In quell’anno, fece posto proprio a Chapek, indicandolo come suo successore: “Con il successo del lancio di Disney+ e il completo acquisto della Fox avvenuto tempo fa, credo che questo sia il momento per lasciare il posto ad un nuovo CEO”. Oggi, a due anni dalle sue dimissioni, Iger riprende le redini con l’obiettivo di guidare la società almeno per i prossimi due anni e di lavorare con il cda nella ricerca di un nuovo CEO.

Annunciati tagli al personale, grosse perdite nello streaming

Il cambio al vertice è motivato anche da una situazione molto precaria per la multinazionale. La Disney, infatti, non sta attraversando un momento facile. A causa dell’aumento delle spese sostenute dalle sue imprese, le azioni Disney sono calate del 41% nel corso di quest’anno. Lo scorso trimestre, inoltre, si sono registrate perdite per 1.5 miliardi di dollari per i servizi streaming. Per questi motivi Chapek, prima del suo allontanamento, aveva preparato l’introduzione di un abbonamento a basso costo a Disney+ con pubblicità e annunciato “lo stop selettivo delle assunzioni e i tagli di alcuni posti di lavoro“.