Le gaffe di Danilo Toninelli sono diventate famose in questi anni. Esponente di spicco del MoVimento 5 Stelle, è stato ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel primo governo Conte, quello che vedeva i grillini governare insieme alla Lega di Matteo Salvini. Un mandato non privo di polemiche per Toninelli, finito sotto grande pressione mediatica dopo la caduta del Ponte Morandi e per una lunga serie di dichiarazioni discutibili che lo hanno riguardato.

Danilo Toninelli, le gaffe del ministro
Nel corso del suo operato da ministro sono state molte le polemiche che lo hanno riguardato tanto che nel 2019 sono state ben due le mozioni di sfiducia presentate a suo carico in Parlamento, entrambe poi bocciate. Al di là dell’operato politico, Toninelli ha dimostrato di essere un personaggio dal carattere fumantino e che risponde a quasi tutte le critiche che gli vengono rivolte. Questo lo ha spesso messo in situazioni difficili e lo ha portato a commettere clamorose gaffe.
Toninelli e la gaffe del libro scritto tutto da solo
Malgrado non sia più ministro, Toninelli non ha perso l’attenzione mediatica di chi è solito sottolineare i suoi errori di comunicazione. Per presentare il suo nuovo libro dal titolo “Non mollare mai” e con in copertina la sua faccia, l’esponente del M5s ha scritto sui social: “È un libro che ho scritto tutto da solo, senza filtri”.
Le gaffe di Toninelli da ministro
Per quanto anche nel periodo successivo alla carica da ministro Toninelli abbia deliziato il palato degli amanti delle sue gaffe, gli scivoloni più rilevanti rimangono quelli che lo stesso ha compiuto quanto era titolare del dicastero dei Trasporti.
Il tunnel del Brennero
In riferimento al tunnel del Brennero, Toninelli ha detto a margine di un incontro con la commissaria Ue Violeta Bulc: “Sapete quante delle merci italiane, quanti degli imprenditori italiani utilizzano con il trasporto principalmente ancora su gomma il tunnel del Brennero?”.
Il crollo del Ponte Morandi
Di natura ben peggiore è però quanto accaduto con il crollo del Ponte Morandi, avvenimento che ha portato alla morte di 43 persone e a 258 famiglie sfollate. In questo caso non esente da critiche fu l’esultanza di Toninelli in aula, con tanto di pugno al cielo, per l’approvazione del decreto Genova.
La gaffe del Suv
Nell’alveo delle gaffe di toninelliana matrice non si può non citare poi la questione legata al suo Suv. Il ministro, nello specifico, era ospite del Tg2 Motori per parlare di veicoli a diversa fonte di alimentazione e, dopo aver pronunciato la frase “Avanti con l’elettrico”, lo stesso Toninelli aveva ammesso di aver acquistato una Jeep Compass diesel. Il veicolo oltre a non prevedere un’alimentazione alternativa, era uno di quelli sui quali il governo di cui lui era esponente aveva appena introdotto l’ecotassa per l’inquinamento atmosferico. Chiudiamo parlando non proprio di una gaffe, ma di un gesto non convenzionale per un ministro della Repubblica.
Il mimo
Toninelli, ospite del format Alla lavagna (programma che prevede che una classe di bambini rivolga una serie di domande più o meno scomode a politici e personaggi pubblici) decise di sottoporsi al gioco dei mimi dei film. l risultato è stato che per far indovinare il film “Come un gatto” in tangenziale il ministro dei Trasporti italiano aveva iniziato a gattonare davanti ai bambini e quelle immagini avevano fatto il giro del mondo.
Insomma, una gaffe o una figuraccia può capitare a tutti, ma con Danilo Toninelli potrebbe esserci l’aggravante della recidiva.