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Chi era Luca Attanasio, ambasciatore italiano ucciso in Congo

Chi era Luca Attanasio

Chi era Luca Attanasio, diplomatico italiano ucciso in Congo il 22 febbraio 2021, insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo. È stato il primo ambasciatore italiano ad essere ucciso durante l’esercizio delle sue funzioni.

Chi era Luca Attanasio, ambasciatore italiano ucciso in un agguato in Congo

È passato quasi un anno dalla morte di Luca Attanasio, ambasciatore italiano rimasto ucciso in un agguato a un convoglio in Congo. Nato il 23 maggio 1977 a Saronno, in provincia di Taranto, era cresciuto a Limbiate, in provincia di Monza, insieme alla sua famiglia. Laureato con lode in Economia all’Università Bocconi di Milano, aveva cominciato la sua carriera diplomatica nel 2003. Lavora nelle ambasciate italiane a BernaCasablanca Abuja, in Nigeria. Nel 2017, a soli 40 anni, viene assegnato come capo missione a Kinshasa, in Congo. Il suo lavoro e il suo ” impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli” gli vale nel 2020 il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace. Luca Attanasio aveva famiglia: dal 2015 era sposato con Zakia Sedikki, attivista per i diritti delle donne d’origine marocchina, con la quale ha avuto tre figlie.

L’attivista cerca ancora giustizia per il destino di suo marito: “Il protocollo della sicurezza in quel momento non è stato rispettato. Dobbiamo lasciare che le persone che si stanno occupando di questo trovino la risposta. E stato strano e per quello aspettiamo delle risposte. Io sento che la strada giusta è stata presa e bisogna solo raddoppiare gli sforzi perché la verità possa arrivare più velocemente. Per noi la verità non c’è ancora”.

L’agguato al convoglio

Il 22 febbraio 2021, Luca Attanasio accompagna un convoglio umanitario delle Nazioni Unite diretto a Rutshuru. Insieme a lui c’erano altre sei persone. L’agguato avviene nei pressi del villaggio di Kibumba, a venti chilometri da Goma. Un gruppo di uomini armati di mitragliatori attacca il convoglio, in quello che si scoprirà essere un tentativo di rapimento. Nel corso dell’attacco, Attanasio riceve una grave ferita all’addome e viene perciò trasportato d’urgenza all’ospedale dell’ONU di Goma. Ciononostante, l’ambasciatore muore un’ora dopo. Insieme a lui altre due persone perdono la vita nell’attentato. L’autista del convoglio, Mustapha Milambo, muore per primo, allo scattare dell’agguato. Lo segue Vittorio Iacovacci, carabiniere della scorta, che muore sul posto colpito al collo e al fianco dagli assalitori.

L’arresto dei killer

Il 18 gennaio 2022, la polizia del Nord Kivu ha annunciato di aver arrestato i presunti attentatori. Si tratta di sei individui, membri di diverse organizzazioni criminali. Secondo le autorità locali congolesi il capo della banda, soprannominato Aspirant, è ancora latitante. “Sappiamo dove si trova, e speriamo di trovarlo” ha commentato Aba Van Ang, comandante della polizia del Nord Kivu. Secondo quanto riportato dal comandante, la banda di Aspirant avrebbe attaccato il convoglio nel tentativo di rapire Attanasio e chiedere un riscatto di un milione di dollari. Il piano è fallito quando il capobanda ha sparato l’ambasciatore per impedirgli di fuggire.