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Chi è Guido Russo, il no vax con il braccio di silicone

Chi è Guido Russo, il no vax con il braccio di silicone

Guido Russo è un dentista piemontese di 57 anni che è entrato nelle pagine dei quotidiani per una situazione parecchio bizzarra. L’odontoiatra infatti, dichiaratamente no vax, si è presentato a ricevere il vaccino munito di un braccio di silicone.Per spiegare cosa l’ha portato a fare un gesto di questo tipo è stato invitato nel salotto televisivo Non è L’arena di Massimo Giletti.

Chi è Guido Russo

Guido Russo è un odontoiatra di 57 anni che risiede nel biellese e che svolge la sua attività a Biella. Il motivo per cui è salito agli onori delle cronache è che si è presentato per ricevere il vaccino munito di braccio di silicone, sperando così di ingannare i medici presenti e ricevere l’ambito green pass. La sua strategia, però, è stata scoperta ed è quindi stato denunciato per truffa. Dopo questo episodio, che lo ha fatto conoscere a tutta Italia, ha detto ai giornalisti che andavano da lui a fargli domande che “gli avevano rovinato la vita”. 

Un gesto che fa il giro del mondo

Il fatto che Guido Russo fosse no vax lo si poteva intuire, prima di recarsi nel suo ufficio, anche leggendo il cartello che aveva posto all’entrata del suo studio “esibizione del green pass solo vontaria”. Guido Rossi era già stato sospeso in precedenza dall’Ordine dei medici proprio per la sua contrarietà al Green Pass che aveva provocato la chiusura del suo studio. Ma il suo tentativo di ricevere il vaccino con il braccio siliconato, che serviva per ottenere il green pass necessario per riaprire lo studio, ha fatto il giro del mondo. Basti pensare che questa storia piemontese è finita addirittura sulle pagine del New York Times. 

L’intervento dell’ordine dei Medici di Biella

L’Ordine dei Medici di Biella, venuto a sapere di questa storia, ha pubblicato una nota dove ha spiegato che vi saranno provvedimenti. “Quando abbiamo appreso che un cittadino si era recato in un centro vaccinale con un arto in silicone – si legge nello scritto dell’ordine- abbiamo pensato a un ennesimo delirante espediente per ottenere il green pass. Saputo che si trattava di un odontoiatra iscritto al nostro Ordine Provinciale abbiamo provato uno sdegno profondo. Agiremo con tutti i possibili mezzi per perseguirlo disciplinarmente”.