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Biden all’Onu risponde alle minacce di Putin: il premier Draghi appoggia il presidente USA

Biden all'Onu

Biden all’Onu ha risposto alle minacce di Vladimir Putin nel suo discorso. Parole dirette e secche che sono state condivisi anche dai presenti come il premier italiano Mario Draghi. C’è stato al termine dei lavori dell’Assemblea a New York, anche un commento di uno stretto collaboratore di Biden sulle elezioni in Italia.

Biden all’Onu risponde alle minacce di Putin

“La Russia ha vergognosamente violato i principi base della carta dell’Onu invadendo l’Ucraina. Putin ha fatto “minacce nucleari spericolate e irresponsabili” ha detto Joe Biden intervenendo all’assemblea generale dell’Onu. Putin vuole “annientare il diritto dell’Ucraina ad esistere” ha detto il presidente Usa. Gli Usa vogliono che la guerra in Ucraina finisca sulla base di condizioni giuste ha ribadito  Joe Biden sottolineando che se un Paese può “perseguire ambizioni imperiali senza conseguenze”, questo “mette a rischio tutto ciò per cui lottano le Nazioni Unite”. 

“Una guerra nucleare non può essere mai vinta e non deve essere combattuta. Non vogliamo conflitti, non vogliamo una nuova guerra fredda” ha concluso Joe Biden. “Permettetemi di essere diretto a proposito della competizione tra Usa e Cina: gli Stati Uniti non stanno cercando il conflitto né la guerra fredda con la Cina”.

Il premier Draghi appoggia il presidente USA

Draghi dopo essere stato premiato, si trova ancora al Palazzo di Vetro a New York  per partecipare ai lavori dell’Assemblea. Durante la giornata di ieri(22 settembre), Draghi ha assistito agli interventi del presidente degli Usa Joe Biden e del Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.

Uno stretto collaboratore di Biden ha commentato così le elezioni prossime in Italia e future collaborazioni: “Chiunque finisca per diventare il nuovo primo ministro italiano, il presidente Biden avrà una conversazione al più presto con questa persona, prenderà le sue misure, e deciderà cosa significa il suo arrivo. È un po’ difficile giudicare in questo momento, nel fervore di una campagna elettorale, senza sapere come si formerà una coalizione, cosa sarà esattamente. Quindi non voglio prevedere o caratterizzare, perché ci sono così tante variabili incerte”.

Pii, ha proseguito dicendo: “Non crediamo che, indipendentemente da come andrà a finire, l’Italia in qualche modo lascerà la coalizione occidentale dei paesi che sostengono l’Ucraina. E io penso che nemmeno i nostri partner chiave in Europa lo credano. Questo non significa che le cose andranno esattamente come con Draghi. Però ritengo che questa narrativa sulle elezioni italiane, secondo cui il cielo sta cadendo, non corrisponde alle nostre aspettative su ciò che probabilmente avverrà. Ma più nello specifico, penso che sarà importante vedere come andranno le cose, vedere quale coalizione nasce. Poi posso dirvi che il presidente sarà ansioso di avere una conversazione tempestiva e sostanziale, per cercare di garantire che la coesione che è stata così importante per la strategia in Ucraina rimanga salda”.