Home Facts Barbara Balanzoni radiata dall’Ordine dei Medici, la guru No-Vax: “Me ne fo..to”

Barbara Balanzoni radiata dall’Ordine dei Medici, la guru No-Vax: “Me ne fo..to”

Barbara Balanzoni radiata

Barbara Balanzoni radiata dall’Ordine dei medici, ecco come risponde la guru dei No-Vax: “Me ne fotto”. La nota influencer non potrà più esercitare la professione di medico. Questo il provvedimento dell’OMCEO di Venezia“Ha abusato della credibilità derivata dal suo status per millantare teorie pseudo-scientifiche. Ha organizzato una violenta campagna di aggressione contro i colleghi”.

Barbara Balanzoni radiata dall’Ordine dei Medici, l’influencer No-Vax non può più esercitare

Ora è ufficiale, Barbara Balanzoni è stata radiata dall’Ordine dei Medici. Dopo la sospensione per “posizioni antivacciniste” dello scorso gennaio, l’influencer e guru dei No-Vax non potrà più esercitare la professione di medico. Questa la decisione dell’OMCEO di Venezia, resa pubblica qualche ora fa. Da parte sua, Balanzoni ha risposto in maniera molto rozza e diretta alla notizia: Ovviamente ME NE F…TO di Venezia. Come prima del resto.

Barbara Balanzoni era un medico anestesista rianimatore e ha anche una laurea in giurisprudenza. Negli ultimi anni aveva raggiunto un certo livello di fama a causa della sua feroce attività social, in cui criticava la gestione pandemica e rifiutava i vaccini con toni spesso violenti e insultanti. Anche prima della pandemia era nota per insultare i colleghi e soprattutto gli infermieri, da lei definiti “scimmie”, “ignoranti come capre” e “servi” .

La sua prima sospensione deriva proprio dal suo rifiuto di vaccinarsi. All’epoca la Balanzoni pubblicò un video sul suo canale Youtube in cui dichiarava che avrebbe continuato ad esercitare: Basta! Quindi, scrivetevelo così non lo dimenticate, io ogni volta che curerò un paziente affetto da qualsiasi malattia, da un brufolo a una patologia gravissima, incluso il Sars-CoV-2, manderò una comunicazione ai Nas e continuerò a farlo indipendentemente da qualsiasi pressione mi arrivi dall’Ordine dei medici, me ne sbatto le palle“.

Il provvedimento dell’OMCEO di Venezia: “Millantava teorie pseudo-scientifiche”

L’OMCEO di Venezia ha pubblicato le motivazioni che hanno portato all’allontanamento di Barbara Balanzoni dall’ordine dei medici. In primis viene considerato l’abuso della sua posizione“La dottoressa Balanzoni nel suo ruolo di medico ed abusando della credibilità che il suo status professionale le attribuiva ha assunto, con toni estremamente violenti ed aggressivi, una posizione di completo e totale rigetto di TUTTA la gestione pandemica, dalla campagna vaccinale all’utilizzo del green pass”.

L’Ordine inoltre condanna i continui insulti e critiche prive di basi da parte della guru No-Vax contro i colleghi medici: “Ha accolto il dissenso di una minoranza di cittadini e lo ha utilizzato per realizzare in maniera sistematica e violenta una campagna di aggressione verbale contro i colleghi, gli ospedali, il Ministero della Salute ecc. Contro chiunque abbia in questi mesi lavorato per tentare di risolvere l’emergenza sanitaria che tutto il mondo si è trovato a dover combattere con gli stessi strumenti, primo fra tutti la vaccinazione di massa. Ha insultato senza alcun ritegno, usando frasi e parole volgari e scurrili“.

In più, l’OMCEO non ha potuto ignorare la pericolosità delle posizioni antivacciniste dell’anestetista e delle teorie antiscientifiche da lei promosse: Ha scoraggiato le persone dal recarsi in ospedale, ha minacciato in vario modo i colleghi e continua tuttora a farlo. Ha dichiarato di continuare a lavorare e prescrivere ‘cure anti Covid’ anche dopo essere stata sospesa. Ha istigato i suoi sostenitori alla rivoluzione, ad ‘armarsi’ e a manifestare avanti alla sede dell’Ordine. La Commissione ritiene molto grave il comportamento della collega che non ha semplicemente tentato di portare comuni cittadini al convincimento della sua posizione pseudo-scientifica senza tentare alcun confronto col mondo scientifico, ma ha millantato teorie che ad oggi non sono accreditate in alcun modo e screditato il lavoro dei colleghi che hanno scelto di rimanere nell’alveo della comunità scientifica, minacciandoli in tutti i modi di efferate ritorsioni”.