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Attacco Hacker russi ai siti istituzionali italiani: cosa succede?

Attacco Hacker russi

Attacco Hacker russi: nelle ultime ore è emerso un ulteriore affondo russo nei confronti dei siti istituzionali italiano. Il collettivo russo sembra essere sempre lo stesso.

Attacco Hacker russi ai siti istituzionali italiani

Nelle ultime ore c’è stato un attacco hacker a vari portali istituzionali italiani ed è in corso fin dalle 22 di giovedì 19 maggio. La notizia è stata diffusa dalla Polizia Postale e l’attacco è stato rivendicato dal collettivo russo Killnet, che – secondo quanto scrive su Telegram – avrebbe preso di mira i siti del Consiglio Superiore della Magistratura, dell’Agenzia delle Dogane e dei ministeri di Esteri, dell’Istruzione e dei Beni Culturali.

Cosa succede?

Il messaggio che è stato lanciato con l’attacco è abbastanza chiaro: “Fuoco a tutti” hanno scritto gli hacker che in un messaggio precedente avevano dato le istruzioni “per liquidare la struttura informativa italiana”, chiedendo un attacco per 48 ore e di non colpire il sistema sanitario. Tra gli altri sono stati presi di mira i siti del Consiglio Superiore della Magistratura, dell’Agenzia delle Dogane e dei ministeri di Esteri, dell’Istruzione e dei Beni Culturali.

Killnet: chi sono

L’operazione è stata rivendicata dal collettivo di hacker filo-russo Killnet. “Non parliamo più di cyber crime o di gang ransomware che hanno dato il loro supporto alla rispettiva patria. Ma di un gruppo di hacker, foreign fighter o cyber warrier o hacktivisti, che operano con azioni di guerriglia cyber con obiettivi ritorsivi, dimostrativi e di minaccia”. Secondo Iezzi di Swacan, il vettore di attacco maggiormente utilizzato sono gli attacchi di DDOS, attacchi che hanno l’obiettivo di saturare i servizi e renderli non disponibili.

“Non necessitano di una importante rete di computer controllabili da un attaccante”. E’ poi importante considerare come su questo gruppo non si hanno ancora notizie certe della sua origine.

 

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