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Alex Konanykhin, chi è l’uomo che ha messo una “taglia” su Putin

Alex Konanykhin chi è (Facebook)

Alex Konanykhin è un imprenditore ed ex banchiere che ha iniziato la sua carriera fondando una banca privata in Russia. Oggi il suo nome gira su tutti i giornali perchè ha messo una “taglia” su Putin. Ma chi è Alex Konanykhin?

Alex Konanykhin: chi è

Alex Konanykhin è un imprenditore ed ex banchiere conosciuto anche perchè lui e sua moglie lasciarono la Russia nel 1992 (e sette anni dopo riuscirono ad ottenere l‘asilo politico negli Stati Uniti). Nato il 25 settembre 1966 in Russia, oggi ha 55 anni e la sua partner è Silvina Moschini (anche lei imprenditrice di successo classe 1972, originaria dell’Argentina). Attualmente è Ceo della società ‘TransparentBusiness’ e ha annunciato sui social un’offerta economica per fermare e arrestare lo “zar” che sembra nella sue intenzioni inarrestabile.

Il post di Alex e la precisazione

Il miliardario di origine russa, proprio sui suoi social, ha fatto una proposta clamorosa. Alex, infatti, ha garantito 1 milione di dollari a chi riuscirà a fermare il presidente della Federazione russa in questo suo conflitto che sta portando avanti contro l’Ucraina. Il post successivamente è stato rimosso da Facebook, ma in pochissimo tempo era già diventato virale. “Prometto di pagare 1.000.000 dollari all’agente/i che, rispettando il loro dovere costituzionale, arresta Putin come criminale di guerra secondo le leggi russe e internazionali. Putin non è il presidente russo in quanto è salito al potere a causa di un’operazione speciale di far saltare in aria i condomini in Russia, poi ha violato la Costituzione eliminando le libere elezioni e assassinando i suoi avversari. In quanto cittadino russo e russo, vedo come mio dovere morale facilitare la denazificazione della Russia. Continuerò il mio aiuto all’Ucraina nei suoi eroici sforzi per resistere all’assalto dell’Orda“.

Dopo che il post è stato rimosso, l’imprenditore ha fatto alcune precisazioni, rimarcando che “Alcuni rapporti suggeriscono che ho promesso di pagare per l’assassinio di Putin. NON è corretto. Un tale risultato sarebbe acclamato da milioni di persone in tutto il mondo, ma credo che Putin debba essere assicurato alla giustizia, ha precisato su Facebook, smentendo di aver offerto una taglia per supportare un eventuale assassinio del presidente russo.