Matteo è in coma. Dal 27 dicembre 2020, quando a Milano è finito vittima di un brutto incidente in motocicletta mentre lavorava come rider. È il weekend della nevicata meneghina più importante da anni a questa parte. Ma Matteo, 30 anni, all’anagrafe Matteo Busoni, non è un rider. Come recita il suo profilo Linkedin e come raccontano gli amici è lo chef de rang presso l’hotel Palazzo Parigi di Milano, cioè uno dei più lussuosi hotel della città la cui cucina è stata inaugurata da Carlo Cracco nel 2013, prima di affidare la gestione ad altri.

Il silenzio
Sulla storia in Lombardia è calata una sorta di cortina di fumo. Un solo articolo di Milano Today parla, il giorno dopo i fatti, di un incidente in piazza Michele Cappelli ai danni di un “motociclista trasportato in codice rosso al Niguarda dopo essere rovinato al suolo”.
Mentre le cronache locali del SecoloXIX di La Spezia e Porto Venere – il ragazzo è originario della Liguria dove è stato trasferito – fanno ritratti di Matteo Busoni.
Rider per necessità
Eppure la storia di Matteo è la storia di tanti nel settore. Camerieri, capi sala, chef, barman, “picchiati” dalla crisi economica del Covid e che per far fronte al calo di reddito – personale e dell’azienda – si rimboccano le maniche e iniziano ad accettare il doppio delle mansioni, spesso mentre per lo Stato risultano ancora in cassa integrazione.
Gli ordini sotto Natale sono tanti anche nel settore del food di alta gamma. Con il programma tv Quattro ristoranti di Alessandro Borghese che proprio in quei giorni celebra lo spirito imprenditoriale che ha portato alcuni locali di lusso chiusi causa pandemia a reinventarsi con le consegne. Rimane una domanda: a che prezzo?