Home Future La donna a cui TikTok ha “rubato” la voce

La donna a cui TikTok ha “rubato” la voce

La donna a cui TikTok ha “rubato” la voce

Se avete usato TikTok, è probabile che abbiate sentito la sua voce. Era femminile, un po’ robotica, ed era il cuore della funzione text-to-speech con cui l’app “legge” le didascalie dei video.

Il mistero della voce di TikTok? Risolto solo in parte

Si tratta di uno degli elementi più caratteristici di TikTok, che permette di trasformare magicamente del testo in audio. Ed è proprio attorno a questa voce che è nata una causa legale che ha visto contrapporsi una doppiatrice e il social cinese.

Beverly Standing è una voice-artist canadese che lo scorso maggio ha accusato il gigante di averle “rubato” la voce. Parte dell’accusa riguardava anche il fatto che la sua voce era stata usata da milioni di utenti, anche per leggere contenuti “volgari e offensivi”. Ciò aveva provocato “un danno irreparabile” per l’artista, secondo le sue stesse parole. Comunque sia andata, la donna e quello che è ad oggi il più usato social d’America sono arrivati a un “accordo amichevole”.

La “pista” cinese per il text-to-speech

Ma rimane il mistero: com’è arrivata la sua voce nelle app di milioni di utenti? Secondo quanto raccontato da Standing, tempo fa aveva fatto delle registrazioni per un ente chiamato Institute of Acoustics (IOA). Queste prove sarebbero servite proprio per costruire un servizio text-to-speech come quello di TikTok, specializzato nella “traduzione di testi cinesi”.

Non c’erano accordi né riferimenti al social network: era solo una normale prova. In qualche modo, però, la voce della donna è finita per ispirare quella di un’app usatissima, comparendo in innumerevoli video virali. Il tutto, precisa da sempre la professionista, senza alcun contratto o ricompensa da parte dell’app.

“Qualunque cosa io faccia,” ha spiegato al Telegraph la doppiatrice, “credo che avrà un impatto nel mio business”. Basta visitare il suo sito personale per vedere che, normalmente, Standing fa il voice-over per pubblicità e video commerciali. Insomma, il suo coinvolgimento nel social network può essere un problema, visto che per molte persone la sua voce rimarrà per sempre “quella di TikTok”.

Dopo la causa, TikTok ha cambiato voce (e tono)

Pur non avendo mai ammesso il fattaccio, TikTok ha cambiato voce del suo sistema appena due settimane la denuncia della donna. Col tempo, infatti, il sistema con cui l’app può leggere le didascalie inserite è cambiato, permettendo anche di modificarne intonazione e voce (femminile e maschile).

Quello di Standing sembra insomma un caso sfortunato. Mentre TikTok cercava una voce per il pubblico di lingua inglese, potrebbe essere incappata nella sua. Il servizio in questione è entrato in uso nelle ultime settimane del 2020, proprio durante un periodo di incredibile espansione dell’app, che nel giro di un anno ha raggiunto un pubblico enorme, non più esclusivamente giovanile.

L’incredibile successo di TikTok, ormai social per tutti e tutte

Parte del successo, c’è da dire, è dovuto a questa funzione. Basta aprire l’app per qualche minuto per sentire una di queste voci, una caratteristica che rende TikTok piuttosto unica (nonostante i tentativi di Facebook con Reels). Dopo la causa e il patteggiamento, comunque, TikTok ha imparato la lezione e ora offre voci diverse. Questa volta, si spera, abbia chiesto il permesso a chi di dovere.