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Via Mertens e Koulibaly: chiamatelo Aurelio l’ammazza bandiere

aurelio de laurentiis

Chiamatelo Aurelio l’ammazza-bandiere. De Laurentiis, infatti, non ha perso il vizio che l’ha contraddistinto negli ultimi anni ed è pronto ad ammainare altre due storiche bandiere del suo Napoli. Un film già visto in passato con Marek Hamsik e Paolo Cannavaro e in tempi più recenti con Lorenzo Insigne. Tutti finiti – seppur per motivi differenti – lontani dal Vesuvio a chiudere le rispettive carriere. Se nel caso di Lorenzo il Magnifico a fare la differenza e a recitare un ruolo decisivo sono stati i tanti soldi messi sul piatto da Toronto, negli altri casi non è stato “il vil denaro” come lo chiama il patron azzurro a sancire gli addii. Vedi Paolo Cannavaro considerato bollito e al Sassuolo per 500mila euro. Ancora una volta è stato proprio il numero uno del club partenopeo ad arrivare allo strappo.

Bagagli pronti per Dries Mertens

Bagagli così pronti per Dries Mertens, che ha chiamato il figlio Ciro e si sente napoletano più di tanti ragazzi cresciuti nei Quartieri Spagnoli, eppure non basterà per finire la propria storia calcistica all’ombra del San Paolo-Maradona. Il sogno si è spezzato irrimediabilmente negli ultimi giorni. Una rottura definitiva e che non appare ricomponibile quella tra ADL e il folletto belga, tanto che i due nelle ultime 3 settimane si parlano soltanto attraverso le mail dei rispettivi avvocati. Il segnale di come ormai viaggino su binari lontanissimi. Due rette ormai parallele destinate a non incrociarsi più. E così il miglior marcatore della storia del Napoli terminerà la propria storia calcistica in esilio dalla città che l’ha adottato e reso grande. Un vero peccato per i romantici del pallone.

Dopo 7 anni, può arrivare il “the end” per Koulibaly

Scenario simile per Kalidou Koulibaly: il gigante senegalese è in scadenza nel 2023 e anche qui il rinnovo appare decisamente complicato da raggiungere. Dopo 7 anni può arrivare il “the end” col sipario già pronto a calare nelle prossime settimane. L’offerta di rinnovo con stipendio dimezzato non è piaciuta a KK, che può essere ceduto dinanzi a proposte da 35-40 milioni di euro. Sulle sue tracce Barcellona, Chelsea, Paris Saint Germain e Juventus. De Laurentiis non vorrebbe venderlo alla Vecchia Signora, ma non si farebbe scrupoli a fare cassa collocando il centrale all’estero. Togliendosi al tempo stesso l’ingaggio più elevato della rosa azzurra (6 milioni netti più bonus).

In arrivo Federico Bernardeschi

Altrimenti avanti insieme per un altro anno e addio a zero l’estate prossima. Gira che ti rigira finisce sempre così in casa Napoli, dove in arrivo ora c’è Federico Bernardeschi. Pronto per l’ex Juventus un quadriennale da 2,5 milioni a stagione. Una scommessa personale del presidente che ha sempre avuto un debole per il Berna fin dai tempi della Fiorentina. Un lungo corteggiamento destinato a coronarsi nei prossimi giorni. ADL lo vede esterno, trequartista e all’occorrenza falso nueve. Spalletti dovrà rigenerarlo visto che negli ultimi anni il fantasista di Carrara ha avuto un rendimento tutt’altro che esaltante, ma De Laurentiis ci crede. Avrà ragione lui? Vedremo. Certamente nell’estate degli addii di Insigne e Mertens è un po’ poco presentarsi con uno scarto della Juve per provare a restare in alto. Ok il bilancio e le casse in rosso dopo il biennio fuori dalla Champions League coinciso con la pandemia, ma per restare in alto servirebbe altro. Ecco perché i tifosi sono scontenti. A volte basterebbe poco. O quantomeno non cancellare i beniamini dei tifosi, perché a volte è bello affezionarsi a certi giocatori per sempre al di lá dei trofei da vincere. A Napoli invece le bandiere sono destinate a chiudere la carriera in esilio…