Home Sports Olimpia Milano, più che un trionfo è il minimo sindacale

Olimpia Milano, più che un trionfo è il minimo sindacale

Olimpia Milano, più che un trionfo è il minimo sindacale

Tutti pazzi per l’Olimpia Milano, tornata alle Final Four di Eurolega dopo 29 anni. Una festa ed un entusiasmo del tutto ammissibili per i tifosi, ma che forse sta superando quelle che sono le strette analisi sugli investimenti fatti da Giorgio Armani in questi anni.

Perché di soldi, il patron dell’omonimo marchio di moda, presidente-propritario del club, di milioni ne ha messi parecchi, circa 8 ogni anno. Soldi che, uniti ad altre sponsorizzazioni e ad altri introiti vari per un totale di 20 milioni, fanno della squadra di Milano la più ricca per distacco in Italia (dove l’80% degli sfidanti ha un quarto del budget delle Scarpette Rosse) ed una tra le più «potenti» d’Europa.

Olimpia Milano, quanti investimenti in 10 anni

Ed è in quest’ottica che bisognerebbe essere onesti nell’affermare che il successo di questa stagione è il minimo sindacale se pensiamo agli investimenti di questi ultimi 10 anni. Anni in cui l’Olimpia ha cambiato allenatori (Scariolo, Banchi, Repesa, Pianigiani, Messina) e giocatori (la lista sfiora quota 60) come fossero figurine, spendendo e spandendo, portando a casa brutte figure in Europa e riuscendo pure a perdere Campionati e Coppe in Italia dove avrebbe dovuto vincere a mani basse.

Olimpia Milano, Ettore Messina vero valore aggiunto

Il successo di questa stagione ha un nome ed un cognome ben preciso: Ettore Messina che si è dimostrato vero valore aggiunto all’interno di una società dove le scelte non erano sempre state azzeccate soprattutto dal punto di vista tecnico.

Quindi, anche noi speriamo che Milano possa riportare in Italia il massimo trofeo del basket continentale che manca da 30 e più anni, ma occhio a far passare il minimo sindacale per un trionfo.