Home Sports Napoli, l’entusiasmo batte anche la scaramanzia: i murales anticipano la festa scudetto. FOTO

Napoli, l’entusiasmo batte anche la scaramanzia: i murales anticipano la festa scudetto. FOTO

Napoli, l’entusiasmo batte anche la scaramanzia: i murales anticipano la festa scudetto. FOTO

L’entusiasmo ormai è più forte persino della scaramanzia. Napoli ribolle per uno scudetto, il terzo della sua storia calcistica, che pare ormai cucito sulle maglie dei giocatori partenopei. Un profumo di vittoria che si respira ovunque in città. Per una impresa sulla quale nessuno avrebbe puntato a settembre. Trentatre anni dopo l’ultimo scudetto, nel segno di Maradona, la voglia di celebrare è tale che… la festa è di fatto già iniziata.

Napoli campione: gadget per la festa già pronti

Bandiere, magliette, sciarpe e gadget celebrativi (tutti rigorosamente… non ufficiali) si trovano già dappertutto sulle bancarelle e nei negozi, per quanto il tutto si giochi sul sottile filo della scaramanzia che impedisce di utilizzare le parole “Campioni d’Italia“. E già fioriscono storie, aneddoti, curiosità. Come quello dell‘uomo che si è già fatto tatuare lo scudetto sul braccio. O come la Fiat 500 d’epoca con bandiera azzurra parcheggiata ormai da tempo a Palazzo San Giacomo, sede del Comune.

Una eccellenza napoletana: i murales

Ma il termometro della febbre tricolore a Napoli parla forte e chiaro soprattutto in un linguaggio che sotto al Vesuvio è ormai eccellenza: quello dei murales e della street art. Le rappresentazioni del Diez Diego Armando Maradona sono talmente iconiche da essere ormai parte integrante dei tour della città a beneficio dei turisti. Su tutte quella, imponente, a San Giovanni a Teduccio realizzata da Jorit. Ora se ne aggiunge un’altra, che ha tutte le carte in regola per entrare nel cuore dei napoletani, a giudicare dal calore dei partecipanti al suo disvelamento.

Napoli, l’inaugurazione del nuovo murale dedicato a Maradona

L’opera, che misura dieci metri è stata inaugurata sabato 18 marzo in zona Miracoli al Rione Sanità. Rappresenta il Pibe de Oro negli anni tra il primo ed il secondo scudetto ed è stato realizzato su richiesta e con il contributo di residenti e commercianti. L’autore è il 27enne street artist Luciano Ranieri. I committenti hanno raccontato a Repubblica: “E’ un omaggio corale, voluto da tutto il quartiere, una iniziativa per la quale ci siamo autotassati. Lo scopo? Dopo la morte di Maradona gli dovevamo il giusto tributo. Poi, seguirà la festa scudetto”. L’opera “servirà a creare attrazione e turismo su questa zona più defilata del quartiere, ricca di tesori e dove da un paio di anni sono nati molti b&b”. Attenzione ai dettagli: sotto al volto del Diez c’è un tricolore con uno spazio ancora bianco. Facile immaginare che tra poche settimane potrà essere riempito con il numero tre.

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Luciano Ranieri, l’autore del nuovo murale dedicato a Maradona

L’autore del murale è Luciano Ranieri, 27 anni, ma già un veterano della street art a Napoli e dintorni. E’ infatti autore di numerose opere dedicate a Maradona ma anche ad altri campioni dello sport come Ayrton Senna. Non disdegna anche incursioni nel sociale, con raffigurazioni di giovani napoletani scomparsi prematuramente. Ranieri si è fatto conoscere in particolare per un ritratto di Maradona realizzato a Poggiomarino: l’artista ha rappresentato un Diego già non più nel fiore degli anni, ma con lo sguardo pieno di orgoglio: “Ho rappresentato una vita lunga 60 anni aveva spiegato – Diego ha lottato per i poveri, si è sacrificato per il successo. Il “mio” Maradona guarda un po’ indietro, negli occhi ha il Vesuvio come segno d’amore per Napoli”.

Napoli, murale anche per i nuovi totem Osimhen e Kvaratskhelia

Ma quello di Ranieri non è l’unico murale comparso in questi giorni in città. Se la sua opera celebra l’immortale nume tutelare degli azzurri, c’è un nuovo murale che omaggia i due giocatori simbolo dell’incredibile stagione azzurra: Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia.

Si trova a Forcella, non lontano dall’opera d’arte – di Jorit – che ritrae San Gennaro. L’autore è anonimo, come anonimi sono i tanti piccoli omaggi che stanno colorando i muri della città. Alcuni dei quali, quasi a bassa voce e cercando di non dare troppo nell’occhio, sfidano la scaramanzia vergando con la vernice il fatidico numero: TRE.

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