Home Sports Ibrahimovic erede di Mino Raiola. Ecco cosa può fare Zlatan dopo il ritiro

Ibrahimovic erede di Mino Raiola. Ecco cosa può fare Zlatan dopo il ritiro

Ibrahimovic erede di Mino Raiola. Ecco cosa può fare Zlatan dopo il ritiro

Chiamatelo SOS Zlatan. Potrebbe scendere in campo proprio il fuoriclasse svedese Zlatan Ibrahimovic per evitare che gli sciacalli banchettino sulla carcassa del suo storico agente e mentore Mino Raiola, la cui tragica scomparsa potrebbe rivoluzionare il mondo del calciomercato.

Gli assistiti di Raiola fanno gola

Inutile nasconderlo: i 70 assistiti dell’agenzia Raiola fanno gola a tutti i principali procuratori italiani e internazionali, alcuni dei quali da settimane si sono già lanciati in pressing per accaparrarsi la gestione di alcuni dei campioni che sono nella scuderia di Mino. È vero che suo cugino Enzo insieme agli storici collaboratori Sandro Martone, Rafaela Pimenta, Vittorio Rigo e Josè Fortes Rodriguez manderanno avanti il lavoro del loro storico capo. Ma appare evidente che non può essere la stessa cosa. I guizzi di Mino così come il suo carisma e le sue entrature con i più grandi dirigenti e personaggi del mondo del pallone non sono facilmente rimpiazzabili. In tal senso serve un peso massimo, un big che possa proseguire l’opera di Mino nel solco tracciato dal manager di Nocera Inferiore. E chi meglio del suo figlioccio Zlatan? Quell’Ibra che è sempre stato l’incarnazione del metodo Raiola.

Ibrahimovic sta valutando l’addio al calcio

L’uomo giusto al posto giusto. E pure al momento giusto, visto che Ibrahimovic da settimane sta valutando la possibilità di appendere gli scarpini al chiodo. Farlo con un Milan riportato allo scudetto sarebbe più semplice. Ecco perché tutti i tasselli del puzzle si starebbero incastrando piano piano. La discesa in campo di un totem mondiale come lo svedese permettere di tamponare l’eventuale emorragia di talenti, coagulando intorno a lui i membri dell’agenzia che rimarrebbe così fortissima a livello mediatico nonostante la dipartita di un numero uno assoluto come Mino.

Mossa necessaria e forse inevitabile, visto che – tanto per fare alcuni nomi – su Moise Kean e Alessio Romagnoli si sarebbero già lanciati altri procuratori. Sul primo, in uscita dalla Juventus, ci sarebbero le mire di Federico Pastorello che avrebbe già allacciato i contatti con la punta e i suoi famigliari da almeno un mese. Idem per quanto riguarda il capitano del Milan (in scadenza di contratto…) che sarebbe stato contattato da Beppe Bozzo per entrare nella sua scuderia. Corteggiamenti già partiti e destinati ad aumentare a dismisura nelle prossime settimane in prossimità dell’apertura del mercato. Molti giocatori rimarranno nel gruppo Raiola, altri penseranno a cogliere nuove opportunità. Tutto normale, tutto lecito: è il libero mercato, ci mancherebbe. Lungi da noi dare e impartire lezioni di morale. E così per non disperdere e tutelare l’impero di Mino toccherà a Zlatan Ibrahimovic scendere in campo. Gli avvoltoi sono avvisati. L’ennesima sfida della carriera, seppur in panni decisamente differenti, per il gigante cresciuto a Malmoe. Vincerà anche questa?