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Gianluca Scamacca, nostalgia canaglia

Gianluca Scamacca, nostalgia canaglia

Nostalgia canaglia. Quella cantata e resa celebre dal cantautore pugliese Albano Carrisi sta coinvolgendo e impossessandosi sempre di più di Gianluca Scamacca. Il goleador romano si sta, infatti, immalinconendo nella City. La sua avventura londinese con la maglia del West Ham stenta appunto a decollare, nonostante qualche gol pesante (soprattutto in Conference League…). Tante, forse pure troppe, le panchine a cui l’ha relegato il tecnico degli Hammers David Moyes.

Scamacca-Moyes, il feeling mai decollato

Inutile negare come il feeling tra i due non sia mai decollato. E allora ecco subentrare la malinconia verso l’Italia nel cuore del centravanti classe 1999. D’altronde il sogno di Scamacca era quello di indossare la maglia di una big della nostra Serie A, ma nessuno dei nostri top team la scorsa estate fu in grado di duellare e pareggiare economicamente l’assalto arrivato dalla Premier League. I 42 milioni di euro (36 di base fissa più 6 di bonus) messi sul piatto dal West Ham fecero letteralmente saltare il banco, accontentando al tempo stesso le richieste del Sassuolo. C’era anche il Paris Saint Germain sulle tracce dell’ex Genoa, ma quella trattativa fu poco limpida. Si sussurra infatti che l’uomo mercato dei transalpini (Luis Campos) avesse inserito nell’operazione come intermediario Ludovic Fattizzo, agente a lui vicino.

Adesso però c’è la voglia di tornare nel Bel Paese

Una scelta che piacque poco sia all’agente di Scamacca (Alessandro Lucci) sia allo stesso giocatore, che preferirono approfondire i dialoghi OltreManica. Adesso però c’è la voglia di tornare nel Bel Paese. Si, ma dove? Interrogativo interessante. Le strade portano, rigorosamente in prestito con diritto di riscatto, ancora una volta alle tre big storiche del nostro calcio. L’Inter potrebbe ripensarci nel caso in cui non dovesse restare Romelu Lukaku (dipenderà dalle richieste del Chelsea in merito al rinnovo del prestito), mentre la Juventus l’ha inserito nella short list (insieme ad altri 3-4 nominativi) per il possibile dopo Dusan Vlahovic (non incedibile per Massimiliano Allegri dinanzi a offerte rilevanti).

Occhio poi al Milan: Divock Origi non decolla e Zlatan Ibrahimovic sembra a fine carriera

Occhio poi al Milan: Divock Origi non decolla e Zlatan Ibrahimovic sembra a fine carriera. I rossoneri si godono la seconda giovinezza di Olivier Giroud (trattativa in fase avanzata per il rinnovo fino al 2024) che però viaggia per i 37 anni e non è eterno. Della serie: uno come Scamacca farebbe comodo eccome a Stefano Pioli. Se Lucci riuscisse a liberarlo in prestito con diritto di riscatto, l’affare sarebbe fattibile anzi decisamente congeniale per le asfittiche casse delle nostre società. E così la nostalgia canaglia se ne andrebbe, lasciando spazio ad un altro sentimento: la voglia di sfondare ed imporsi come futuro numero 9 della nazionale italiana. Per la gioia anche del ct Roberto Mancini che in attacco fatica a trovare un bomber degno di questo nome…