Home Politics Tentazione 5 Stelle sulla manovra: spingere il governo all’esercizio provvisorio

Tentazione 5 Stelle sulla manovra: spingere il governo all’esercizio provvisorio

Opposizioni - Conte

Perché potrebbe interessarti l’articolo? Il testo della Legge di Bilancio è in arrivo alla Camera e i tempi si restringono giorno dopo giorno. Così tra i pentastellati prende forma l’opzione ostruzionismo alla manovra. E intanto il provvedimento accontenta varie categorie e prevede spese sostanziose. Ecco quali.

I tempi della manovra sono sempre più stretti: il testo definitivo del governo è atteso a minuti alla Camera, dove sarà fissato il timing per l’esame del provvedimento. L’obiettivo della maggioranza è quello di arrivare all’approvazione in Parlamento entro il 31 dicembre, data limite per evitare l’esercizio provvisorio. Perciò occorre fare tutto di fretta, dando per scontato che il Senato si limiterà a dare il via libera, tra Natale e Capodanno, senza un vero confronto, come avvenuto peraltro anche nelle ultime Leggi di Bilancio. Ma proprio su questo punto potrebbe scattare la battaglia del Movimento 5 Stelle per rallentare, per quanto possibile sulla base dei regolamenti parlamentari, il via libera della manovra, che tra le varie misure limita il ricorso al Reddito di cittadinanza, bandiera dei pentastellati.

La manovra del Movimento

Tra i gruppi del M5S prende forma una tentazione: fare ostruzionismo in ogni modo per frenare il dibattito in Aula; portandolo oltre la scadenza del limite della fine di dicembre ed esponendo l’esecutivo a una figuraccia internazionale. Magari cercando una sponda tra i malpancisti del centrodestra, soprattutto all’interno di Forza Italia.

Secondo voci raccolte da True-news.it, la proposta è stata già abbozzata direttamente al presidente del Movimento, Giuseppe Conte, che potrebbe prendere in considerazione l’opzione. L’ex presidente del Consiglio è consapevole, tuttavia, che sarebbe un’azione di grande impatto, che porterebbe all’accusa di remare contro il Paese, facendolo finire appunto in esercizio provvisorio durante una fase storica delicata, sia sotto il punto di vista economico che geopolitico.

Una battaglia per il Reddito

La decisione sarà comunque assunta quando si potrà valutare il provvedimento nella formulazione finale. E dunque dopo i primi passaggi in commissione alla Camera. «È certo che Conte vorrà fare un’opposizione intransigente sulla Legge di Bilancio, che è il primo vero atto di questo governo», confermano in ogni caso fonti interne. Una battaglia che tuttavia Conte dovrebbe portare avanti in solitaria: il Partito democratico è intenzionato a difendere il Reddito di cittadinanza, ma non fino all’extrema ratio dell’ostruzionismo. In questa ottica arriva la novità del governo nell’ultima bozza: il sussidio sarà cumulabile con altri lavori. Un sostanziale ammorbidimento per evitare lo scontro frontale con le opposizioni. Almeno per questo provvedimento.

Oltre ai rumors del Transatlantico, c’è qualche certezza che ha preso forma. Con alcune categorie che osservano con soddisfazione le misure contenute nella manovra, al netto di quelle più note come l’innalzamento del tetto per i contanti e per l’obbligatorietà dei pagamenti con il pos. Uno dei principali esempi è la facilitazione del ricorso alle prestazioni occasionali da 5mila a 10mila euro per vari tipi di lavoro.

Vantaggi e svantaggi

La relazione tecnica spiega che la disposizione dà la «possibilità di utilizzo del contratto di prestazione occasionale consentendolo ad utilizzatori che abbiano alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato». Inoltre, «assicura un impiego maggiormente flessibile rispetto alle esigenze organizzative delle aziende alberghiere e delle strutture ricettive operanti nel settore turistico, consentendo l’utilizzo del citato contratto alle predette aziende che occupino fino a 10 lavoratori, eliminando il limite delle categorie dei prestatori utilizzabili».

Un’altra categoria che beneficerà del contenuto della manovra è quella delle Forze armate. Viene infatti istituito «il Fondo per la sostenibilità della Cassa di Previdenza delle Forze armate, per far fronte ad eventuali crisi di liquidità». E soprattutto, con un altro intervento, viene introdotta la novità di concedere sussidi agli iscritti alla cassa, qualora ci fossero degli specifici requisiti; rendendo così strutturale la misura finora etichettata come assegno speciale.

Sulla manovra incombe il G7 italiano

Tra i mille rivoli di spesa della Legge di Bilancio c’è quella relativa all’organizzazione del G7 sotto la presidenza italiana. Saranno messi a disposizione, inoltre, 46 milioni di euro. Nel dettaglio sarà «autorizzata la spesa di euro 5 milioni per l’anno 2023; di euro 40 milioni per l’anno 2024 e di euro, 1 milione per l’anno 2025». Ma per una voce che richiede esborsi, ce n’è un’altra che impone dei tagli. È il caso dell’Agenzia delle Entrate che dovrà ridurre i costi di funzionamento per 25 milioni di euro; mentre un altro milione e mezzo di euro sarà tagliato dal costo delle intercettazioni.