Home Politics Morto Paolo Saviane, senatore veneto della Lega

Morto Paolo Saviane, senatore veneto della Lega

Morto Paolo Saviane, senatore veneto della Lega

Paolo Saviane, senatore della Lega di belluno, è mancato oggi venerdì 20 agosto. A comunicarlo è Massimiliano Romeo, parlamentare della Lega. “Siamo attoniti ha commentato il leghista – perdiamo un amico prezioso e un leghista di grande valore. Ci uniamo nel dolore alla sua famiglia, a tutti i suoi cari e alla comunità della Lega bellunese che ha rappresentato al Senato con onore”

Chi era Paolo Saviane

Paolo Saviane, senatore alla prima legislatura, aveva 59 anni e proveniva dalla Lega bellunese. dopo essere stato eletto segretario provinciale della lega Bellunese nel 2015, nel 2018 riesce ad approvare in Parlamento. Originario di Ponte nelle Alpi, paesino veneto con meno di 8000 abitanti, era componente della commissione Ambiente del Senato e della commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale. Uno dei suoi impegni portati avanti in parlamento, attraverso una proposta di legge depositata, è l’istituzione di una Zona economica speciale (in breve Zes) per il territorio di Belluno e provincia, arma in più per risollevare l’economia del territorio.

Paolo Saviane, il cordoglio del mondo leghista

Matteo Salvini

Uno dei primi a commentare la grave perdita del mondo leghista è stato il segretario della Lega Matteo Salvini. “Ma perché?!?!? Buon viaggio caro Paolo, bellunese concreto e combattente – uomo sincero e onesto, sempre disponibile con tutti e mai cattivo con nessuno, neanche con gli avversari. Che il Signore ti accolga in Cielo“.

Luca Zaia

Un pensiero per lui sui social ha poi voluto esprimerlo anche Luca Zaia, presidente della regione Vento. Con Paolo se ne va un combattente, un bellunese tenace, che credeva fortemente nell’autonomia della nostra terra – ha scritto su Facebook il governatore – una notizia che mi lascia sgomento. Il Veneto perde un uomo generoso e un amministratore di valore che a Roma aveva sempre portato avanti le istanze della montagna e del nostro Veneto. Un uomo, un amministratore, un rappresentante della nostra terra, che pensava prima agli altri e poi a se stesso. Non lo dimenticheremo: il Veneto, Belluno, gli sono grati e lo terranno nel cuore, portando avanti anche in suo nome il percorso dell’autonomia“.