Crimi e Castelli: sul governo dei migliori forse non ci abbiamo preso

SIamo davvero sicuri che tra "i migliori" ci siano nomi come la Castelli? Un po' di dubbi (e qualche segnale positivo).

Oggi voglio parlare di Laura Castelli e di Vito Crimi. Anzi, di Vito Crimi. Ha una attinenza con questa nostra splendida terra perché Crimi è stato candidato presidente di Regione Lombardia, e viveva qui. Ecco, Crimi è quel politico che diceva mai con la Lega e con la Lega ha governato, salvo poi attaccarla in Regione. Crimi è quel politico che diceva mai col Pd e poi col Pd è andato a letto, nello stesso letto politico. Crimi è quel politico che un secondo dopo essere uscito da Chigi dicendo no a Draghi fa il governo Draghi. E non solo fa il governo Draghi, ma è quello che porta le liste dei nomi di sottogoverno, e ci mette dentro i suoi, ed elimina altri. Che schifezza.

Il problema però non è Crimi, ma Draghi. Doveva essere il governo dei migliori, e oggi anche quelli che avevano la bava alla bocca per aver troppo leccato in anticipo, qualche dubbio se lo fanno venire: come è possibile che Laura Castelli sia tra i migliori? Come? Non è possibile. E infatti secondo me questo non è il governo dei migliori, ma il governo che offre migliori chances per Draghi affinché diventi presidente della Repubblica. Punto. C’è qualche notizia positiva: c’è una grossa rappresentanza per il Nord produttivo, e vedremo se avrà effetti positivi. E si è verificata la sparizione finale e incontrovertibile del Movimento 5 Stelle. Sta a vedere che senza infamia e senza lode magari il Recovery lo riescono a fare e pure una vaccinazione che non sia fallimentare. Io ci spero.