“La legge 23 del 2020 è nata dall’ascolto delle famiglie, delle loro esigenze e dei loro bisogni. La Regione Lombardia ha preso in carico oltre 50mila persone sul tema dipendenze. Il bisogno forte da parte delle famiglie, ma anche degli stakeholder, ovvero di chi eroga il servizio, sia a livello pubblico che privato, è quello di fare un passo avanti. La Lombardia è già un’eccellenza, essendo nato qui il modello delle comunità, che oggi portano un grande prestigio.

“Innanzitutto bisogna intervenire su minori: serve un aggancio precoce, bisogna entrare nelle scuole. Oggi dall’inizio della dipendenza alla richiesta di aiuto, e quindi all’accesso ai servizi, passano 5 anni in Lombardia, 7 in Italia.
Droghe ma non solo: “La legge 23 è molto moderna, perché si occupa di tutte le dipendenze, comprese quelle dai videogiochi: un tema recente, ma molto attuale, che ha già portato anche tanti suicidi e altri gravi fatti, come abbiamo visto”.