Home Future Titanic &co: viaggi pericolosi per miliardari. E’ boom del turismo estremo

Titanic &co: viaggi pericolosi per miliardari. E’ boom del turismo estremo

viaggi pericolosi

Quella che doveva essere un’avventura indimenticabile alla scoperta del relitto del Titanic si è trasformata in una tragedia, in cui hanno perso la vita cinque persone, tra cui l’ingegnere aerospaziale Stockton Rush, ceo della Ocean Gate Expedition, che aveva aperto ai ricchi le porte del turismo di profondità. Risorse finanziarie e volontà di accettare un significativo rischio sono i due requisiti per questa nicchia di viaggiatori che, nonostante l’epilogo di questa spedizione, probabilmente non rinunceranno in futuro ad una vacanza estrema come quella a bordo del sottomarino Titan, che prevedeva un budget di 250.000 dollari a persona per otto giorni sui fondali oceanici. 

Questi viaggi ai limiti del convenzionale e, soprattutto, della sicurezza sono una tendenza in crescita tra gli amanti del brivido: ciò che conta è avere una scarica di adrenalina e il denaro non è un problema. Stiamo ovviamente parlando di una fascia di persone ricchissime, disposte a pagare cifre stratosferiche, per esempio, per un tour nello spazio. 

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Turismo spaziale: quanto costa 

Proprio nei giorni scorsi Virgin Galactic ha annunciato che il suo servizio di volo spaziale commerciale inizierà ufficialmente con un prima partenza alla fine di giugno, a cui ne seguirà subito una seconda nel mese di agosto. La compagnia ha dichiarato alla CNN che un biglietto per gli “astronauti privati”, come vengono chiamati i clienti, costa 450.000 dollari e che finora sono stati venduti circa 800 biglietti.

Le compagnie di viaggio in questo settore, se così vogliamo chiamarle, sono numerose. Negli ultimi due anni già Blue Origin di Jeff Bezos (qui le prenotazioni) e SpaceX di Elon Musk hanno lanciato clienti paganti nello spazio, mentre Orion Span, startup di tecnologia spaziale con sede negli Stati Uniti, ha in programma di aprire il primo hotel spaziale di lusso al mondo, che costerà circa $ 10 milioni a persona per un soggiorno di due settimane.

Qualche altra idea? Un tour in jet privato di 24 giorni in tutto il mondo, un volo in elicottero al campo base del Monte Everest (3.000 dollari per 240 minuti A/R) oppure la scalata della stessa vetta senza però essere alpinisti professionisti (nel 2019 sono morte 11 persone. E ancora, un’immersione (in gabbia) con gli squali in Sud Africa oppure la circumnavigazione della Terra su una barca a vela.

Viaggi pericolosi: mare, cielo, terra

Queste esperienze estreme, comunque, si possono vivere non solo nell’altezza dei cieli o nelle profondità dell’oceano, perché l’ultralusso prolifera anche sul piano terrestre. Geoffrey Kent, fondatore della società di viaggi di lusso Abercrombie & Kent, offre esperienze come la guida di auto da corsa sul ghiaccio della Finlandia e il trekking tra gli oranghi nel Borneo. La società ha detto alla CNN via e-mail che l’obiettivo di Kent è fornire esperienze che “lasciano agli ospiti un senso di realizzazione”.

 

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I pericoli dell’avventura

Il tema della sicurezza non va sottovalutato. Queste escursioni ultra-lusso ad alto rischio spesso rappresentano anche una sfida normativa, talmente sono innovative. Per esempio, il sommergibile Titan imploso sui fondali dell’Atlantico la settimana scorsa non era soggetto a normative governative, poiché operava in acque internazionali, ma anche per via di una tecnologia così nuova da non rientrare nel paradigma del settore esistente, come ha affermato nel 2019 l’azienda sul suo sito web.  

Per quanto riguarda i voli spaziali umani commerciali, il Congresso degli Stati Uniti ha una moratoria, secondo la Federal Aviation Administration, il che significa che le norme di sicurezza del governo non si applicano ai veicoli i progettati da Virgin Galactic, Blue Origin o SpaceX. Attualmente, i clienti paganti che viaggiano in orbita devono firmare moduli di “consenso informato” per accettare qualsiasi pericolo che potrebbe verificarsi durante la missione.  

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Come riporta ancora la CNN, Ann Epting, senior vice president of private jet & special interest travel di Abercrombie & Kent, ha affermato che la società in genere pianifica i suoi viaggi avventurosi con circa 18 mesi di anticipo, in modo da avere tutto il tempo per garantire la maggiore sicurezza possibile dei viaggiatori, al punto da adottare eventuali misure dove non esistono. Durante un’escursione in un villaggio di montagna in Oman, “costruimmo gradini sul fianco della montagna, oltre a un ponte di legno di 50 piedi con ringhiera laterale, per rendere il percorso più accessibile agli ospiti”.