di redazione

Il made in Italy? “Si sta andando verso un settore agroalimentare sempre più innovativo per rispondere all’esigenza da parte dei consumatori di una qualità dei prodotti certificata”. Così Gian Marco Centinaio, Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, parlando della filiera che coinvolge produzione agricola, industria di trasformazione, distribuzione fino alla ristorazione. Lo ha fatto durante il convegno di Campus Peroni, trasmesso il 9 aprile in streaming da Ansa.it, il centro di eccellenza per la promozione e la diffusione della cultura della qualità, dell’innovazione e della sostenibilità in ambito agricolo e cerealicolo che è nato nel 2018 dalla collaborazione tra Birra Peroni e CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – tra i principali enti pubblici di ricerca del settore.
Una giornata per fare lo stato dell’arte sulla filiera e il futuro. Durante i panel di discussione moderati dalla giornalista Barbara Carfagna, hanno visto il saluto di Carlo Gaudio, Presidente di CREA e Federico Sannella, Direttore Relazioni Esterne ed Affari Istituzionali Birra Peroni.
Nel merito il convegno si è articolato in un primo tavolo di discussione dedicato a “Tecnologia e Innovazione per lo sviluppo sostenibile”.
Gli altri protagonisti nella discussione sono stati Laura De Gara, Preside della Facoltà Dipartimentale di Scienze e Tecnologie per l’Uomo e l’Ambiente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, che ha sottolineato come la qualità e la sostenibilità dei prodotti beneficino della collaborazione tra il mondo della ricerca e dell’industria e Francesco Pugliese, Presidente GS1 Italy, che ha evidenziato come la standardizzazione delle informazioni sia essenziale per favorire un reale approccio alla sostenibilità e come la tecnologia possa essere un abilitatore che dà senso e concretezza al legame finora solo affettivo tra consumatore e marchio.
Il secondo panel di “Campus Peroni” è stato dedicato invece a “Eccellenza della filiera e tutela del made in Italy” mettendo a confronto i rappresentanti della filiera produttiva e della politica con alcuni dei partner di Campus Peroni. L’obiettivo? Individuare le priorità di intervento per difendere e valorizzare la qualità delle produzioni made in Italy e favorire l’innovazione.
Ad aprire la discussione Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura ed Ettore Prandini, Presidente Coldiretti che ha parlato della “sostenibilità in agricoltura” da trasformare in “elemento centrale di competitività”.
Nel dialogo è internvenuto Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti, che ha affermato: “L’agricoltura italiana è già la più green d’Europa grazie alla leadership conquistata per valore aggiunto, sostenibilità e qualità; un primato che sostiene anche il nostro export e che può essere ulteriormente valorizzato per conquistare nuovi mercati.
Spazio ai politici. Che con l’onorevole Maria Spena, Vicepresidente Commissione Agricoltura, Camera dei deputati, ha parlato del ruolo fondamentale che deve avere la politica nel supportare il mondo della filiera nella sfida della “Rivoluzione Green” prevista dal piano Next generation EU, auspicando un Recovery Plan tricolore che miri ad aumentare “la competitività dell’agroalimentare italiano”. Per Michele Pisante, Professore ordinario di Agronomia Università degli studi di Teramo, tra le costanti necessità riconosciute sia a livello dell’Unione Europea che a livello mondiale, vi è senza dubbio quella della sostenibilità e dalla posizione accademica ha offerto una panoramica delle sifde di settore per la gestione razionale degli agro-ecosistemi mediante approcci multidimensionali. A chiudere il panel Ombretta Marconi, Professoressa associata Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali, Università degli Studi di Perugia e Vicedirettore del CERB, che ha parlato dell’importanza della ricerca, della sperimentazione e dell’innovazione per l’aumento della qualità delle materie prime nella filiera della birra.