Home Future Nuova moda: silent disco in cattedrale. Profanazione o evoluzione della fede?

Nuova moda: silent disco in cattedrale. Profanazione o evoluzione della fede?

Nuova moda: silent disco in cattedrale. Profanazione o evoluzione della fede?

“Invita i tuoi amici a un’indimenticabile festa in discoteca sotto la luna. Non perdere l’occasione di ballare tutta la notte al ritmo dei tuoi brani preferiti, dagli Abba a Stormzy, sotto l’opera d’arte del Museum of the Moon dell’artista Luke Jerram”. Letto così, sembra un qualsiasi annuncio pubblicitario di un locale notturno, no? E invece… 

A lanciare l’invito è nientemeno che la Winchester Cathedral (nella foto in alto) nel Regno Unito, che invita le persone – solo adulti – a un party nella navata della chiesa, “a due passi dai migliori bar dell’Hampshire. Questo è l’evento perfetto per dare il via alla tua serata in città: saranno disponibili drink in modo che tu possa mantenerti idratato e non perdere il ritmo della musica. Ti chiediamo gentilmente di non indossare tacchi a spillo che potrebbero danneggiare il pavimento antico. Meglio un paio di scarpe comode, come le sneaker”.

Silent disco in cattedrale: non un caso isolato

Insomma, il popolo della notte ora si ritrova in cattedrale per una silent disco, ovvero una discoteca silenziosa, in cui si balla sentendo la musica in cuffia. Un caso isolato? No, a quanto pare questa è l’ultima tendenza oltremanica. La prima a suscitare polemiche una settimana fa è stata la cattedrale di Canterbury, che ha organizzato un party di questo tipo, poi seguita anche da altre realtà.

E così a inizio febbraio tra le navate della cattedrale cristiana più importante d’Inghilterra c’è stato il tutto esaurito per ballare al ritmo dei brani dance Anni 90 più famosi, dalle Spice Girls ai Backstreet Boys ed Eminem. I biglietti sono andati tutti esauriti nel giro di un’ora. 

Risultato? Per due sere centinaia di giovani si sono ritrovati a stringere bastoncini luminosi, muoversi a ritmo di musica e persino consumare alcolici nella chiesa fondata nel 597 d.C. da Sant’Agostino, per l’occasione illuminata da luci colorate proprio come quelle delle discoteche. L’edificio è il punto di riferimento per la Chiesa anglicana e ospita la sede dell’arcivescovo di Canterbury, oltre ad essere patrimonio mondiale dell’Unesco ed avere rilevanza storica anche come luogo del martirio di Thomas Becket, arcivescovo cattolico inglese diventato santo.

silent disco cattedrale

“Atmosfera fantastica”

L’evento di Canterbury ha suscitato accese polemiche, dividendo l’opinione pubblica. Un portavoce della cattedrale ha detto alla Cnn che “la risposta travolgente è stata positiva, con molte persone che hanno affermato di essere contente che la chiesa ospiti questo tipo di evento”, mentre il decano di Canterbury, il reverendo David Monteith, prima ancora che si tenessero le due serate, aveva specificato che non si trattava di un “rave in the nave”, ovvero “un rave nella navata”, come lo hanno subito classificato i suoi detrattori,  ma di un evento “appropriato e rispettoso della cattedrale”. E ancora, “le cattedrali – ha aggiunto – hanno sempre fatto parte della vita comunitaria in un modo molto più ampio del loro obiettivo principale come centri di culto e missione cristiana”.

Proteste e raccolta firme contro le silent disco in cattedrale

Argomentazioni che non sono decisamente piaciute ai tanti fedeli cristiani che si sono ritrovati fuori dalla cattedrale per protestare e chiedere la cancellazione delle due serate silent disco. A questo si è aggiunta poi una petizione online, che ha raccolto finora oltre 2.100 firme su Change.org, come racconta il sito Premier Christian News.  Iniziative come queste “non avvicineranno i giovani a Cristo”, ha dichiarato alla Bbc l’ideatore dell’iniziativa, Cajetan Skowronski.

Nonostante la controversia suscitata da questo evento, molte altre cattedrali, tra cui Hereford, Leeds, St Albans, Coventry, Sheffield e Manchester, hanno deciso di ospitare simili discoteche silenziose nelle prossime settimane e mesi. “La cattedrale di Manchester, ad esempio, non prevede solo una silent disco a maggio, ma anche una serata Punk Rock Club a fine febbraio”, si legge nel testo della petizione. “Noi sottoscritti ci opponiamo a ogni profanazione dei nostri storici luoghi santi, e in particolare al loro utilizzo come discoteche. Cari decani anglicani, per favore fermate le discoteche e rendete le cattedrali ancora una volta case di preghiera”.

Silent disco in cattedrale, sì o no?

“Le discoteche rappresentano un’entusiasmante opportunità per accogliere i nuovi visitatori nella cattedrale e spesso vengono utilizzate per eventi secolari come “concerti classici, installazioni luminose e sonore, e laboratori artigianali, ha ribattuto nuovamente il decano di Canterbury, il reverendo David Monteith.

Insomma, innovazione o sacrilegio?