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Copenhagen low cost: come vivere hygge senza spendere troppo

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Innanzitutto, qualche premessa. Primo: Copenhagen è l’ottava città più cara al mondo, quindi non è semplicissimo spendere poco, ma ci si può riuscire. Secondo: il periodo tra metà settembre e metà ottobre è considerato già bassa stagione, con tutti i pro e contro che questo comporta: si risparmia, ma si possono trovare anche attrazioni chiuse per manutenzione o riposo stagionale (per esempio i Giardini di Tivoli, Giardini di Tivoli, celebre parco divertimenti inaugurato nel 1843). Terzo: anche se le temperature di questo periodo in Danimarca per noi italiani sono prettamente invernali, se volete vivere lo spirito della città mettete in valigia un costume per fare un tuffo corroborante nell’acqua gelida dei canali. Quarto: Copenaghen è capitale mondiale dell’architettura 2023, quindi il momento per visitarla è proprio quello giusto.

Detto questo, cominciamo. Preparatevi a scoprire la famosa hygge danese, ovvero quella condizione di benessere psicologico, emotivo ed ambientale, caratterizzata da una serena disposizione d’animo verso la realtà, che distingue questo popolo.

Copenhagen: trasporti

Come mezzi di trasporto considerate la metropolitana, che collega anche il centro città con l’aeroporto in maniera comoda e veloce, molto più economica rispetto ai taxi. Poi Copenhagen è la città delle biciclette: noleggiatene una, magari un modello cargo (quelli con il cesto davanti, utili per trasportare zaini e/o bambini), e approfittate delle piste ciclabili che percorrono tutto il centro abitato. Se poi siete dei buoni camminatori, le distanze non sono eccessive, anzi: si visita tutto anche comodamente a piedi. 

Copenhagen: alloggio

La scelta migliore se si vuole risparmiare è quella degli ostelli, che nella capitale danese hanno ottimi standard qualitativi. Qualche esempio? ao Hostels, Copenaghen Downtown Hostel, Danhostel Copenaghen City pg.69, Bedwood Hostel pg.71. Se invece non volete rinunciare alla comodità e alla privacy di una camera d’hotel, potete prenotare in una delle tre strutture della catena Wakeup Copenaghen, in particolare nelle due più periferiche, non lontane dalla Central Station: calcolate un budget di circa 50 euro a notte a persona senza colazione. 

Foto Pexels

Copenaghen: visite gratuite

Cominciate a fare un giro della città approfittando dei Copenaghen Free Walking Tours, disponibili tutti i giorni in diversi orari, così potrete farvi un’idea iniziale della capitale danese e ricevere le informazioni principali. Programmate poi una serie di visite gratuite, a partire dal Rådhus, la sede del Comune, in stile neorinascimentale, e dalla Sirenetta, simbolo indiscusso della città: la statua si può raggiungere facendo una lunga passeggiata (in futuro sarà collegata al centro anche tramite metro) e godendosi l’atmosfera rilassata che regna sul canale.  Lungo la strada, approfittatene per una sosta alla DET Kongelige Bibliotek, la biblioteca più grande del Nord Europa, composta da un edificio in mattoni rossi del XIX secolo e dal nuovo ampiamente soprannominato “Diamante Nero”. oltre attività gratuite da fare? Un giro nella comunità alternativa di Christiania, una visita alle chiese come la Vor Frue Kirke e la Marmorkirken, e una passeggiata nel sorprendente cimitero di Assistens Kirkegård, che è anche un giardino e un parco giochi, in cui riposano personaggi come Andersen e Kierkegaard. Ci sono gallerie d’arte gratuite come Davids Smling e V1 Gallery, oppure musei come Ny Carlsberg Glyptotek  (gratis solo il martedì) e Thorvaldsens Museum (gratis solo il mercoledì).  

Infine, vale la pena di spendere qualche euro per salire sulla Rundetårn, la Torre Rotonda, dall’alto della quale si può godere di un panorama a 360 gradi.

Copenaghen: dove mangiare

Mangiare fuori a Copenaghen può risultare decisamente salato, anche solo a colazione. Attenzione, infatti: un cappuccio con brioche (da scegliere una delle loro girelle con cannella) può costare 10 euro, anche se le dimensioni delle loro tazze e dei loro dolci sono ben maggiori delle nostre. La soluzione, comunque, è quella di puntare sullo street food, in particolare sugli Smørrebrød, il piatto più tipico della cucina danese e, più in generale, scandinava: fette di pane di segale farcite con carne, pesce, uova… E chi più ne ha più ne metta.  Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Li si può assaggiare al TorvehallerneKBH, mercato urbano coperto nel quartiere di Nørreport, dove si possono trovare chioschi di prodotti agricoli, cibi gourmet, bevande e dolci, oppure al Reffen, il più grande street food market della capitale, che però è chiuso in periodo invernale. Infine, svolete provare un’esperienza alternativa, prenotate una cena comunitaria da Folkehuset Absalon, dove si cena tutti insieme ogni sera alle 18, al costo di 50 DKK a persona. Vi sembra presto come orario? Preparatevi, perché i danesi cenano a quell’ora e in centro poi chiude tutto. Se volete fare le ore piccole scegliete quartieri dedicati alla movida, come Vesterbro, ex macello ora riconvertito in zona trendy.