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Tutta colpa di Freud, la serie: prima tv, streaming, cast, trama

Tutta colpa di Freud, la serie

Tutta colpa di Freud, la serie: dal primo dicembre su canale 5 in prima serata 8 puntate. Un remake del film con protagonista Marco Giallini. Nella serie a vestire i panni dello psicanalista è Claudio Bisio.

Tutta colpa di Freud, la serie: prima tv

Da primo dicembre in prima serata su canale 5 avrà inizio Tutta colpa di Freud – la serie.  È ispirata all’omonimo film del 2014 di Paolo Genovese che, insieme a Carlo Mazzotta e Chiara Laudani, ha partecipato anche alla realizzazione della serie. Nel film lo psicanalista era Marco Giallini mentre nella serie ci sarà Claudio Bisio.

Tutta colpa di Freud, la serie: streaming

Tutta colpa di Freud – la serie va in onda mercoledì 1 dicembre, in prima serata su Canale 5, con Claudio Bisio, Claudia Pandolfi e Max Tortora, ed è visibile in contemporanea con la diretta televisiva in streaming sul portale Mediaset Infinity.

Da ricordare che da febbraio era già disponibile su Amazon Prime Video per gli abbonati della piattaforma.

Tutta colpa di Freud, la serie: cast

Il cast della serie Tutta colpa di Freud non sarà lo stesso del film. I due progetti, però, hanno in comune Paolo Genovese, regista della pellicola e ideatore degli episodi insieme a Chiara Laudani e Carlo Mazzotta. Gli attori della serie sono per la maggior parte già noti al grande pubblico, come Claudio Bisio, Claudia Pandolfi e Max Tortora. Di seguito l’elenco completo:

Claudio Bisio interpreta Francesco Taramelli
Claudia Pandolfi interpreta Anna Cafini
Max Tortora interpreta Matteo De Tommasi
Caterina Shulha interpreta Sara Taramelli
Marta Gastini interpreta Marta Taramelli
Demetra Bellina interpreta Emma Taramelli
Luca Bizzarri interpreta Claudio Malesci
Lana Vladi interpreta Niki
Valerio Morigi interpreta Filippo
Luca Angeletti interpreta Ettore
Magdalena Grochowska interpreta Angelica
Stefania Rocca interpreta Chiara Leonardi

La trama

Lo psicanalista Francesco Taramelli pensa di potersi finalmente dedicare a se stesso, dopo aver badato per anni alle sue tre figlie che ora sembrano indipendenti. La maggiore Marta, 27 anni, è una brillante dottoranda in Archeologia; la 25enne Sara è in procinto di sposarsi con Filippo e lavora nell’hotel di lusso dei suoi futuri suoceri; infine la 18enne Emma sta per trasferirsi a Londra per perfezionare il suo inglese.

La moglie di Francesco, Angelica Delony, ha abbandonato la famiglia alla nascita di Emma per seguire come attivista le campagne ambientaliste di una Ong. Francesco si è ritrovato così a fare da padre e madre alle sue tre bambine e non è stato facile riaggiustarsi. Una persona che gli è sempre rimasta accanto è Matteo De Tommasi, ex tassista romano che a Milano ha ingranato come autista di professione; pur nella differenza di estrazione è l’amico più caro, tanto che per le figlie è quasi uno zio. Sebbene non sia stato facile tirar su tre ragazze tutto solo, Francesco, che per le figlie stravede, pensa di aver fatto proprio un buon lavoro. Le ha sempre incoraggiate a inseguire sogni e ambizioni rispettandone le individualità e senza mai imporre il proprio punto di vista sulle cose. È quindi convinto di aver sollecitato l’autonomia e l’indipendenza per tutte, visto che anche Emma è pronta a spiccare il volo.

Ma Emma, youtuber in erba, mentre sta per salire sull’aereo conosce Claudio Malesci il titolare dell’agenzia di Web Marketing più in voga del momento e, con l’avventatezza dei suoi anni, decide di non partire più. Sara, proprio il giorno del suo matrimonio, cade tra le braccia di Niki, la stilista ingaggiata per l’abito di nozze. E Marta scopre che la sua ricerca, per la quale ha ottenuto i fondi dal ministero, è stata ceduta da Ettore Ascione, suo amante e professore, al raccomandato di turno.

All’insaputa di quanto stia per accadere, Francesco ha un malore. Credendo sia un infarto, si reca al pronto soccorso dove la psichiatra di turno Anna Cafinila gli spiega che in realtà si tratta di un attacco di panico, e che la causa potrebbe essere da rintracciare nella sindrome del nido vuoto.

Per Francesco è impossibile, nonché Anna una incompetente. Le sue figlie sono tutte realizzate e autonome e di questo non può che esserne soddisfatto. Ma al rientro a casa la realtà che gli si presenta è ben diversa: le tre sorelle sono tutte riparate a casa, in fuga dalle proprie vite che Francesco pensava risolte.