Home Facts The One, lettera ai leader europei e africani: “Vaccino Covid, stop alle disuguaglianze”

The One, lettera ai leader europei e africani: “Vaccino Covid, stop alle disuguaglianze”

The One, lettera ai leader europei e africani: “Vaccino Covid, stop alle disuguaglianze”

In vista di un importante summit dei leader africani e dell’UE che si terrà il 17-18 febbraio a Bruxelles, Paola Plaku, 24 anni, giovane attivista di Ravenna, insieme ad altri attivisti africani ed europei di The ONE Campaign, ONG co-fondata da Bono degli U2, hanno redatto una lettera aperta ai leader europei e africani. Con le loro raccomandazioni, gli attivisti esortano i leader a un piano d’azione per porre fine alla diffusione del Covid ovunque e risolvere la persistente divergenza tra Africa ed Europa che la pandemia ha esacerbato. Qualche numero? A fronte del 70% di cittadini Ue vaccinati, solo l’11% di cittadini africani ha ricevuto il vaccino.

The One, lettera sottoscritta da oltre 17mila cittadini

La lettera è stata sottoscritta da più di 17.000 cittadini ed è stata sostenuta anche da François Hollande, ex presidente della Francia e Aminata Touré, ex primo ministro del Senegal, tra molte altre voci influenti.

Plaku (The One): “I leader ci ascoltino e ci coinvolgano nelle loro discussioni”

Paola Plaku, 24 anni, dichiara: “A due anni dall’inizio della pandemia, non dovremmo aspettare la comparsa di un’altra variante per intraprendere azioni concrete. Il 70% dell’UE è completamente vaccinato, mentre solo l’11% dell’Africa lo è. Gli operatori sanitari e le persone vulnerabili non hanno un accesso garantito a un vaccino salvavita in un momento in cui il 50% della popolazione europea ha già ricevuto le dosi di richiamo. Come giovani attivisti, chiediamo ai leader di ascoltare attentamente e di coinvolgerci nelle loro discussioni. Vogliamo avere voce in capitolo nel nostro futuro”.

Wigens (The One): “La distribuzione diseguale del vaccino costa trilioni di dollari e milioni di vite”

Emily Wigens, Direttrice UE di The ONE Campaign, ha aggiunto: “A livello globale la distribuzione ineguale del vaccino ci costerà trilioni di dollari e di milioni di vite. Un operatore sanitario africano su quattro non ha ricevuto una sola dose, mentre la metà della popolazione adulta dell’UE ne ha ricevute tre. Una nuova partnership UA-UE è vitale per fare progressi, raggiungere l’obiettivo di vaccinazione globale del 70% dell’OMS entro la metà del 2022, e porre rapidamente fine alla pandemia per tutti. Sono davvero entusiasta di avere dalla nostra parte questo gruppo di straordinari e determinati giovani ambasciatori che si battono per il loro futuro e chiedono di avere voce in capitolo nel mondo che vorrebbero vedere”.