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Storia di Rita Levi Montalcini: biografia di un premio Nobel

Rita Levi Montalcini storia

Rita Levi Montalcini è stata una neurologa, accademica e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina nel 1986.

Rita Levi Montalcini: storia

Nata a Torino il 22 aprile 1909 e venuta a mancare a Roma il 30 dicembre 2012 all’età di 103 anni, Rita Levi Montalcini, è stata la prima donna ad essere ammessa alla Pontificia accademia delle scienze, motivo per cui è anche considerata un esempio di emancipazione femminile. È stata socia dell’Accademia dei Lincei per la classe delle scienze fisiche e fondatrice della Fondazione Idis-Città della Scienza.

Biografia della scienziata

Rita Levi Montalcini nasce il 22 aprile 1909 a Torino, insieme a sua sorella gemella Paola. Figlia di un ingegnere e di una pittrice, dopo aver convinto suo padre a farla studiare, si laurea in medicina nel 1936 all’Istituto di Anatomia Umana dell’Università di Torino e inizia a lavorare allo studio del sistema nervoso. In questi anni ha modo di entrare in contatto con Salvatore Luria e Renato Dulbecco, futuri Premi Nobel come lei, con i quali resterà in stretto contatto per tutta la vita. Nel 1938 la proclamazione delle leggi razziali le vieta di continuare gli studi all’università ma non smetterà mai di fare ricerca sul sistema nervoso. Nel 1947 si trasferisce negli USA alla Washington University di St. Louis nel Missouri per proseguire il suo lavoro mentre nel 1952 si trasferisce in Brasile. All’Università di Rio de Janeiro, ospite del direttore Prof. Carlo Chagas, identifica il Fattore di crescita nervoso (Nerve Growth Factor, NGF), condividendo il Premio Nobel per la Medicina nel 1986 con Stanley Cohen. 

Il 30 settembre 2009, per i suoi studi sul sistema nervoso, ricevette il Wendell Krieg Lifetime Achievement Award, riconoscimento internazionale istituito dalla più antica associazione internazionale dedicata allo studio del sistema nervoso, il Cajal Club.

La storia di Rita Levi Montalcini: il ritorno in Italia

Nel 1969 Rita Levi Montalcini decide di tornare in Italia ed assume la direzione dell’Istituto di Biologia Cellulare del CNR di Roma. Successivamente, dal 1983 al 1998, dirige l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e diventa membro delle più prestigiose accademie scientifiche (Accademia Nazionale dei Lincei, Accademia Pontificia, Accademia delle Scienze, the National Academy of Sciences negli USA e la Royal Society). Nel 2001 viene nominata senatrice a vita dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e nel 2002 fonda l’EBRI di cui è stata Presidente fino alla sua scomparsa avvenuta nella sua abitazione romana nel viale di Villa Massimo. 

Le sue spoglie si trovano al Cimitero monumentale di Torino.

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