Home Facts Marine Le Pen preferisce Salvini a Meloni: “Giorgia non è la mia gemella”

Marine Le Pen preferisce Salvini a Meloni: “Giorgia non è la mia gemella”

Salvini, Marine Le Pen

Salvini, Marine Le Pen preferisce il leader della Lega alla premier italiana Giorgia Meloni. La leader francese ha dichiarato apertamente di essere distante dalla politica della Meloni e di essere più vicina al pensiero del vice premier.

Salvini, Marine Le Pen lo preferisce alla Meloni

La leader politica francese Marine Le Pen ha dichiarato in un’intervista a La Repubblica di preferire Matteo Salvini a Giorgia Meloni. “Resto euroscettica, e ogni giorno che passa lo divento di più. Non sono scettica sull’Europa, ma sull’organizzazione politica dell’Ue. Inoltre, la Francia ha un’eredità politica e un’indipendenza a livello internazionale. Meloni è favorevole alla Nato perché è italiana. Ci sono parti del suo progetto che non condivido. Politicamente mi sento più vicina a Matteo Salvini e non adatto il mio discorso ai risultati elettorali: sono una persona leale”.

La leader francese non condivide la politica della premier italiana

Per Le Pen la presidente del Consiglio Meloni “sta governando senza attirare le critiche agitate dalla demonizzazione in atto prima della sua elezione. La stessa cosa era successa prima che vincessimo le comunali. Questo processo alle intenzioni caricaturale, molto lontano dalla realtà, è un vantaggio per noi. Quando andremo al potere, la gente vedrà che non arriva l’apocalisse, ma anzi una politica di buon senso”. E ha un altro punto non condiviso della politica della leader di Fratelli d’Italia: “Tutti sosteniamo l’Ucraina, ma io sono contraria alla consegna di armi offensive. Abbiamo delle differenze con Meloni. Nonostante questo, la preferisco al suo predecessore. E poi si sa: in Italia la politica gira veloce”.

Poi, la leader francese prende ancora di più le distanze dalla premier italiana: “Meloni non è la mia sorella gemella. Io voglio darmi gli strumenti per una politica dissuasiva sull’immigrazione, facendo passare con un referendum una riforma costituzionale che sottoponga l’assistenza sociale non contributiva a un certo numero di criteri, riservando gli assegni familiari ai francesi, abolendo lo ius soli”.

 

 

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