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Russia senza munizioni, il rapporto da Kiev: “Si difendono con le pale”

Russia senza munizioni Kiev

Le forze della Russia senza munizioni, il rapporto dell’intelligence di Kiev“I soldati usano le pale come armi”. Anche il gruppo Wagner lamenta una mancanza di mezzi: “Se saremo costretti a ritirarci da Bakhmut perderemo la guerra”.

Le ultime da Kiev, Russia senza più munizioni: “Assalti con pale e armi da fuoco”

La guerra tra Russia Ucraina si fa sempre più brutale e viscerale. Secondo l’ultimo rapporto dell’intelligence di Kiev, ci sarebbero gli elementi per credere che la Russia sia a corto di munizioni. In base alle informazioni raccolte, diffuse su Twitter dal Ministero della Difesa inglese, il comando di Mosca avrebbe ordinato sempre più assalti in mischia verso l’esercito ucraino armando i propri riservisti con sole “armi da fuoco e pale”. Nello specifico, i soldati russi sarebbero armati di un modello datato ma di grande rilevanza storica e “mitologica” tra gli uomini del Cremlino: la pala MPL-50.

Molto usata durante l’era sovietica e praticamente immutata dalla sua creazione nel 1869, la MPL-50 è uno strumento da trincea lungo circa 50 cm. Può essere utilizzato come un’ascia grazie ai lati particolarmente affilati della sua sezione metallica. “Il suo continuo uso come arma da mischia mette in evidenza quanto il conflitto sia degenerato diventando brutale, grezzo e primitivo” –afferma l’intelligence ucraina- “Uno dei riservisti ha affermato di essersi sentito del tutto impreparato all’azione, psicologicamente e fisicamente”.

Le prove raccolte nel rapporto suggeriscono un aumento degli assalti in mischia in Ucraina negli ultimi tempi. L’ostinazione del comando militare russo nel cercare il combattimento ravvicinato da parte della fanteria senza alcun supporto dall’artiglieria è per Kiev un segnale di una seria mancanza di munizioni.

Il gruppo Wagner su Bakhmut: “Se ci ritiriamo perdiamo la guerra”

Le informazioni raccolte dall’Ucraina sembrano essere confermate dalle preoccupazioni del gruppo Wagner. Il violento gruppo paramilitare al servizio della Russia si è lamentato per la mancanza di mezzi sul fronte di Bakhmut, considerato fondamentale per il proseguimento dell’invasione. A loro detta il Cremlino non avrebbe consegnato i carichi di munizioni promessi. “Per ora, stiamo cercando di capire il motivo.” -ha affermato il leader dei mercenari Yevgeny Prigozhin– “È solo ordinaria burocrazia o tradimento? La situazione non sarà bella per tutte le formazioni militari che proteggono gli interessi russi”. Il capo del gruppo Wagner teme le conseguenze di un possibile ritiro da Bakhmut: “Se PMK Wagner si ritira da Bakhmut, l’intero fronte crollerà. È chiaro che il fronte cadrebbe ai confini russi e potrebbe continuare a cadere. Provocherebbe un “effetto primavera” e le forze ucraine irromperebbero da tutte le parti nel territorio della Repubblica Popolare di Lugansk, spazzerebbero via Lugansk, la vicina Sorokyne ed entrerebbero nel territorio della Russia”.