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Renzi-Calenda: è ufficiale la separazione. Il leader di Italia Viva attacca il governo

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Renzi-Calenda: ufficiale la separazione dei gruppo di Italia Viva e Azione. Le parole dei due leader sanciscono la fine del matrimonio durato poco.

Renzi-Calenda: è ufficiale la separazione

Matteo Renzi e Carlo Calenda si separano ufficialmente. “Oggi ufficializziamo la separazione delle strade con gli amici di Azione”, sono le parole del leader di Italia Viva. “Abbiamo provato fino all’ultimo a chiedere di fare la lista insieme e la risposta di Calenda è stata sprezzante. Ognuno ha il suo stile, noi non facciamo polemica. Dunque auguri a tutti e ognuno per la sua strada”.

“Meglio finire questa telenovela – dichiara ancora Renzi – che farci ridere dietro da mezza Italia. Io voglio fare politica, non vivere circondato da cavilli regolamentari e da rancori personali”. “I gruppi – anticipa ancora – si chiameranno Italia Viva-Il Centro-Renew Europe. Alle elezioni faremo un grande risultato. Ne sono certo”.

“Contrariamente a quanto dichiarato alla stampa dal senatore Renzi, nessuno oggi ha deliberato o chiesto la separazione dei gruppi di Iv e Azione. Cosa che invitiamo il senatore Renzi a fare, visto che lo ha già annunciato mille volte”, si legge in una nota di Azione.Per quanto riguarda la delibera sul cambio di nome – si legge ancora – abbiamo scritto al presidente del Senato per segnalare una doppia violazione dello Statuto operata oggi dal capogruppo del gruppo Azione-Italia Viva-Renew, Enrico Borghi. La prima violazione riguarda l’inclusione nel gruppo della senatrice Musolino senza la proposta cofirmata da Borghi e Gelmini esplicitamente prevista dallo Statuto del gruppo, la seconda riguarda la mancanza dei 2/3 dei voti, anche considerando impropriamente la senatrice Musolino, per deliberare un cambio di statuto”.

“Le deliberazioni assunte oggi – si osserva ancora – sono da considerarsi nulle e la senatrice Musolino non può in nessun modo considerarsi parte del gruppo parlamentare Azione-Italia Viva-Renew”. “Il senatore Borghi è venuto meno ai suoi doveri di presidente del Gruppo, che in primo luogo prevedono il rispetto dello Statuto. Agiremo conseguentemente in tutte le sedi preposte. Altri commenti su questa vicenda ridicola e caricaturale non sono necessari”, conclude Azione.

Il leader di Italia Viva attacca il governo

“Giorgia Meloni ha deciso di bloccare il rientro dei cervelli italiani che sono in fuga all’estero e questa è una cosa inaccettabile, assurda. Oggi sui giornali abbiamo letto che c’è il desiderio di modificare le norme che noi avevamo fatto e che erano incentivi per riportare i professionisti, le ragazze e i ragazzi a rientrare in Italia perché, non si capisce, vogliono modificare la durata degli incentivi. Vi chiedo di firmare la petizione che abbiamo lanciato come Italia viva”, le parole di Matteo Renzi in un video postato sui social.

Poi, sempre sui social è arrivato un duro attacco anche al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano su fondi destinati al Cinema. “In una lettera inviata al collega Giorgetti il Ministro Sangiuliano propone di tagliare cento milioni dai fondi destinati al cinema. Cioè il ministro della cultura dopo aver cancellato la 18App propone di tagliare anche sul cinema. Allucinante. Finiremo con il rimpiangere Tremonti?”.