Home Facts Pillon (Lega): “Maternità surrogata all’estero? Puniamola col carcere”

Pillon (Lega): “Maternità surrogata all’estero? Puniamola col carcere”

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Il senatore leghista Simone Pillon suggerisce di punire con il carcere chi va all’estero per fecondazione eterologa e maternità surrogata. Il politico ha inserito la sua proposta normativa, l’art. 120 Bis Disposizioni contro il turismo riproduttivo, nella Manovra 2022.

Pillon: “Puniamo chi cerca la maternità surrogata all’estero con il carcere”

Simone Pillon torna all’attacco. Il fondamentalista cattolico continua la sua crociata a difesa della “famiglia tradizionale”. Dopo aver affondato il DDL Zan insieme i “franchi tiratori“, il senatore della Lega Nord ha proposto un’emendamento contro quello che definisce turismo riproduttivo. La proposta normativa ha l’obiettivo di impedire i viaggi in paesi esteri in cui fecondazione eterologa e maternità surrogate sono consentite. Come? Punendoli con il carcere. I contenuti della norma di Pillon contro la gestazione assistita sono contestabili, ma non è tutto. Il testo del senatore arriva come emendamento alla legge di bilancio 2022, come art. 120 Bis “Disposizioni contro il turismo riproduttivo”. La completa estraneità dell’emendamento alla natura economica della legge ha lasciato perplessi parecchi addetti ai lavori. Con ogni probabilità, la proposta della Lega verrà respinta in quanto inammissibile.

Il contenuto dell’emendamento di Pillon

Il testo firmato da molti leghisti tra cui Ferrero, Faggi, Testor e Tostatto, fa le seguenti richieste:

  1. L’inserimento nel codice penale dei divieti previsti per la fecondazione assistita, in modo da rendere i comportamenti sanzionati reati penali. I divieti e le sanzioni integrerebbero l’art. 7, i Reati commessi all’estero.
  2. Un significativo aumento delle sanzioni per chi “in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità”. Il testo propone reclusione dai 3 ai 6 anni e una multa da 800mila a un milione di euro.
  3. Il divieto per l’ufficiale di trascrivere atti di nascita che riportano “quali genitori del minore due persone dello stesso sesso ovvero più di due persone, anche se di sesso diverso”. Sarebbe così impedito alle coppie omosessuali di far riconoscere i figli nati per fecondazione eterologa o maternità surrogata all’estero.
  4. L’obbligo per chi dichiara paternità o maternità su un minore di autocertificare l’esistenza di un legame biologico.
  5. Lo stanziamento di 2 milioni di euro per gli Uffici dell’Anagrafe, per verificare la conformità delle informazioni ricevute e prevenire frodi e aggiramenti. I soldi sarebbero sottratti al Fondo Sociale per l’Occupazione e la Formazione.