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Pesce d’aprile: scherzi, origini, significato

Pesce d'aprile

Pesce d’aprile: tanti scherzi famosi sono legati a questo giorno così come i tantissimi fatti ad amici e parenti per divertirsi. Le origini di questa festa ha sia connotati storici sia popolari.

Pesce d’aprile: scherzi

Il 1° aprile è famoso in tutto il mondo per essere la giornata degli scherzi da fare ad amici e parenti. In diversi paesi di Europa c’è questa usanza che viene chiamata con nomi diversi ma la sostanza è la stessa.

In Francia, come in Italia, si usa l’espressione poisson d’avril, pesce d’aprile. Nel Regno Unito e in America, invece, si chiama April fool’s day (“Il giorno dello sciocco d’aprile”), dove il termine “fool” richiama alla mente il Fool, il giullare delle corti medioevali, sottolineando così la connotazione scherzosa della festa.

Infine, in Germania, Aprilscherz è più semplicemente lo “Scherzo d’Aprile”. Nella Scozia delle Highlands il pesce d’aprile dura due giorni, nel secondo, il Taily Day, ci si diverte ad attaccare sulla schiena dei malcapitati (sciocchi o gawls un cartello con la scritta “Kick me!”  (Dammi un calcio).

Ecco tre scherzi divertenti fatti negli ultimi anni molto famosi e che riguardano un pochino tutti:

  • Il 1° aprile del 1957 dalla trasmissione Panorama sulla BBC che annunciava un raccolto di spaghetti. In un reportage si parlava di una raccolta particolarmente abbondante di questo tipo di pasta cresciuta sugli alberi in Svizzera. Molti chiamarono la redazione per sapere come poter coltivare questo tipo di alberi.
  • Nel 1961 il quotidiano La Notte annunciava che a Milano stava per essere approvata una legge che obbligava i proprietari di cavalli ad apporre una targa sui loro animali per renderli identificabili durante la circolazione per le strade
  •  In ultimo, anche l’azienda Google ha provato annunciando la bevanda Google Gulp dalle capacità prodigiose: bevendola si sarebbe potuta aumentare l’intelligenza.

Origini e significato della festa

Le origini e il significato del Pesce d’aprile hanno sia qualche fondamento storico sia popolare. A partire dal beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350, il quale avrebbe liberato miracolosamente un papa che stava soffocato a causa di una spina di pesce in gola; per gratitudine il pontefice avrebbe decretato che ad Aquileia, il primo aprile, non si mangiasse pesce.

Un’altra teoria tra le più accreditate colloca la nascita della tradizione nella Francia del XVI secolo. In origine, prima dell’adozione del calendario gregoriano nel 1582, in Europa era usanza celebrare il Capodanno tra il 25 marzo e il 1º aprile, occasione in cui venivano scambiati pacchi dono. La riforma di papa Gregorio XIII spostò la festività indietro al 1º gennaio, motivo per cui sembra sia nata la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza del 1º di aprile, volendo scherzosamente simboleggiare la festività ormai obsoleta. Il nome che venne dato alla strana usanza fu poisson d’Avril, per l’appunto “pesce d’aprile”

Un’altra ipotesi popolare ha al centro della storia le prime pesche primaverili del passato. Spesso accadeva che i pescatori, non trovando pesci sui fondali nei primi giorni di aprile, tornassero in porto a mani vuote e per questo motivo erano oggetto di ilarità e scherno da parte del paese.