Home Facts Nicola Alemanno, chi è il sindaco di Norcia e perché è stato condannato e poi sospeso dal suo incarico?

Nicola Alemanno, chi è il sindaco di Norcia e perché è stato condannato e poi sospeso dal suo incarico?

Nicola Alemanno

Nicola Alemanno è il sindaco di Norcia che sta affrontando dei problemi giudiziari, a causa dei quali è arrivata la sospensione dal suo incarico. Lo stesso primi cittadino ha dato l’annuncio. Immediatamente sono arrivati messaggi di solidarietà.

Nicola Alemanno, chi è il sindaco di Norcia

Nicola Alemanno è il sindaco di Norcia e nelle ultime ore è entrato in un vortice di polemiche e problemi giudiziari Nel maggio del 2019, è stato confermato primo cittadino della città. “Mai avrei immaginato di dover subire un tale trattamento“, sono state le prime parole del sindaco dopo la sospensione dal suo incarico. “Solidarietà e vicinanza” al sindaco di Norcia sono stati espressi da Raffaele Nevi, vice capogruppo di Forza Italia alla Camera. “Sarà sospeso dall’incarico per una norma, la legge Severino, quantomeno discutibile, soprattutto alla luce di una vicenda giudiziaria a dir poco grottesca, per la quale Alemanno è stato condannato con tanto di interdizione dai pubblici uffici”, aggiunge.
“Alemanno in questi anni post terremoto – ricorda Nevi – ha dato prova di grande capacità amministrativa, risollevando la sua città così duramente colpita dal sisma, ma questo non gli ha evitato una serie di inchieste giudiziarie poco comprensibili. Come appunto l’ultima che lo vede condannato per la realizzazione della casetta provvisoria della pro loco. È difficile non pensare ad un accanimento giudiziario verso un sindaco che ha agito esclusivamente nell’interesse della sua collettività. Sono altresì certo che nei successivi gradi di giudizio – conclude Nevi – il sindaco Alemanno riuscirà a dimostrare la sua estraneità a tutte le accuse mosse nei suoi confronti”.

Perché è stato condannato e poi sospeso dal suo incarico?

Alemanno sarà sospeso dall’incarico dopo la condanna per la sede provvisoria della pro loco. Al primo cittadino (Forza Italia) è stato inflitto un anno e dieci mesi per falso e abuso d’ufficio per la costruzione di una casetta sede provvisoria della pro loco. “Terminati tutti gli accertamenti necessari – si legge nel comunicato di Alemanno – il sindaco prende atto della situazione”. “Tutto il mio operato in questi lunghi anni post sisma – afferma ancora Alemanno con l’ANSA – è stato improntato solo ed esclusivamente al bene della mia comunità che amo e rispetto. Mai, ripeto mai, ho agito per perseguire interessi personali. Ogni cittadino che ha avuto direttamente o indirettamente a che fare con la nostra amministrazione sa bene che quanto affermo corrisponde alla pura e semplice verità”.

“Provo un’amarezza infinita – ha spiegato ancora Alemanno -, un senso di ingiustizia che non potrà mai essere ripagato da nessuna assoluzione in qualunque grado di giudizio. Questa norma – dice ancora Alemanno riferendosi alla Severino – infligge un grave vulnus alla democrazia. Presenterò ricorso in Appello, e sono certo di poter dimostrare tutta la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati”.

“Il tema – sottolinea ancora Alemanno – è sempre lo stesso di casa Ancarano e del centro Boeri e di tutte le strutture costruite per l’emergenza in tutto il cratere. Qui mi si contesta di aver favorito la pro loco. Una follia. Non smetterò di lottare contro questo accanimento che è ormai manifesto a tutti. La nostra amministrazione va avanti, a guidarla resterà il vice sindaco Giuliano Boccanera, almeno fin quando non riuscirò ad avere la sentenza d’appello; chiederemo che venga adottata ogni possibile urgenza”.

 

LEGGI ANCHE: Finale Roma-Siviglia, chi è Marta: la ragazza si laurea ma il padre preferisce andare a vedere la partita a Budapest