Home Facts Milano, maxi sgombero in via Bolla. Piantedosi: “Ripristinata la legalità”

Milano, maxi sgombero in via Bolla. Piantedosi: “Ripristinata la legalità”

Milano maxi sgombero

A Milano è stata sgomberata una intera palazzina Aler di via Bolla, nel quartiere periferico Gallaratese. E ad intestarsi questo risultato è lo stesso ministro dell’interno Piantedosi.

Milano, maxi sgombero in via Bolla

A Milano polizia e carabinieri hanno iniziato lo sgombero di una intera palazzina Aler di via Bolla, nel quartiere periferico Gallaratese, che era salite agli onori delle cronache nei mesi scorsi per il suo stato di totale degrado. In particolare, erano stati più volte sottolineate nei mesi scorsi le continue liti tra clan di rom e gli abitanti dei condomini, a cui si sono aggiunte in diverse occasioni risse, aggressioni, sventramento delle cantine, spaccio e scorribande di auto. A darne notizia per primo è stato l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli: “Dopo un lavoro durato mesi oggi i 156 alloggi (di cui circa 90 occupati abusivamente) tornano ai cittadini, a breve inizierà anche la riqualificazione dello stabile“, ha fatto sapere. Lo sgombero è stato pianificato dal questore Giuseppe Petronzi e dal prefetto Renato Saccone.

La soddisfazione del ministro dell’interno

Il ministro dell’interno Piantedosi, in merito allo sgombero milanese, è intervenuto per esprimere la sua soddisfazione. “Esprimo grande soddisfazione per la definitiva liberazione degli alloggi Aler di via Bolla a Milano occupati abusivamente – ha infatti dichiarato il ministro dell’Interno – complessa operazione che ha consentito di risolvere una annosa questione, che si protraeva da anni, grazie alla intensa attività svolta dalla prefettura di Milano con la fondamentale collaborazione della Questura, della Regione Lombardia e del comune di Milano. Lo sgombero ultimato questa mattina – ha rimarcato – ha consentito di ripristinare la legalità salvaguardando le persone fragili, cui è stata garantita la necessaria assistenza. Allo stesso tempo sono stati liberati spazi pubblici utilizzati anche dalla criminalità per i traffici illeciti, segnando la presenza dello Stato in un quartiere che ora potrà essere riqualificato“.