Home Facts Milano esporta la guerriglia urbana a Riccione: salta lo show di Baby Gang, scoppia la violenza

Milano esporta la guerriglia urbana a Riccione: salta lo show di Baby Gang, scoppia la violenza

baby gang Riccione

Dopo gli episodi di violenza che avevano avuto luogo a Milano lo scorso aprile, la guerriglia urbana viene esportata Riccione. La località balneare della riviera romagnola vive una notte di panico a causa delle azioni violente perpetrate da una gang scatenata di giovanissimi che aveva già precedenti per furti e rapine.

Le violenze scoppiano in seguito alla cancellazione dello show di Baby Gang, rapper 19enne italiano di origine marocchina, che sui social scrive: “Da oggi dovrò tornare a derubare i turisti in spiaggia“.

Milano esporta la guerriglia urbana a Riccione

Notte di follia e violenza a Riccione: una gang scatenata composta da una trentina di ragazzi semina il panico nella città lanciando pietre e prendendo a calci le auto in sosta. I residenti, sconvolti, documentano le scene di violenza con foto e video, manifestando indignazione anche sulle piattaforme social. Secondo le prime ricostruzioni, la gang è composta da una trentina di ragazzi, per lo più minorenni e di origine nordafricana.

La comitiva era già finita nei guai lo scorso aprile per episodi di violenza e vandalismo che erano avvenuti a Milano, nel quartiere di San Siro. In quell’occasione sarebbe stato proprio il rapper emergente Baby Gang, che risponde al nome Zaccaria Mohuib – italiano di padre egiziano e madre marocchina – ad incitare i suoi compagni alla rivolta impartendo l’ordine: “Raga, se arrivano gli sbirri nessuno scappa“. Il ragazzo, originario di Lecco ma attualmente residente a Sondrio, è domiciliato in una comunità di recupero. Insieme a lui sono stati indagati altri 13 ragazzi – tre minorenni e gli altri di età compresa tra i 20 e i 27 – di cui la maggior parte con precedenti per furti e rapine.

Salta lo show di Baby Gang, scoppia la violenza

La destinazione del gruppo doveva essere il concerto del rapper Baby Gang, programmato prima al Peter Pan di Misano (chiuso nei giorni scorsi per assembramenti) e quindi al Byblos (altra discoteca che ha ricevuto un provvedimento di chiusura).

Salta dunque lo show del rapper che poi scrive su Instagram: “Ancora una volta per per cause che non dipendono da me il live è stato annullato. Questo vuol dire che da oggi in poi tornerò a zanzare (derubare, ndr) i turisti in spiaggia a Riccione perché altrimenti non vado avanti. Non sto scherzando“. I fan si scatenano e scoppia la violenza.

Le foto e i video, ora al vaglio dei carabinieri, riprendono il gruppo spostarsi intorno alle due di notte di sabato 22 agosto sul lungomare di Riccione, in via Martinelli. È questo il teatro delle scene di “ordinaria follia“, come le hanno definite i residenti che si trovavano nella zona in quel momento: alcuni saltano sulle auto in sosta o le prendono a calci, altri si sfogano contro le vetrine dei negozi o contro i cartelli stradali, e poi c’è chi lancia pietre. Il bilancio, all’arrivo dei carabinieri sul posto, è di diverse vetture danneggiate, la vetrina di un negozio rotta, e tanta paura tra i turisti e residenti che si sono dovuti barricare nelle case e negli hotel.

Sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di sicurezza della zona per riuscire a dare un volto ai componenti della gang che ha seminato il panico a Riccione e che si è dileguata all’arrivo delle forze dell’ordine.