Home Facts Matteo Messina Denaro come sta: il suo avvocato parla delle condizione di salute del boss

Matteo Messina Denaro come sta: il suo avvocato parla delle condizione di salute del boss

Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro si trova in carcere ed è malato. Nelle ultime ore ha parlato il suo avvocato che ha aggiornato sulle condizione di salute del boss. Secondo il legale, i trattamenti ricevuti non sarebbero in linea con una persona malata come l’ultimo capo dei Corleonesi. Tuttavia, le parole dell’avvocato sono state smentite dai medici e magistrati.

Matteo Messina Denaro come sta

Il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro era in cura alla cinica privata di Palermo Maddalena da un paio d’anni “o almeno uno”, aveva detto all’agenzia Agi un medico della clinica Maddalena. Infatti, secondo quanto si è appreso in ambienti della clinica La Maddalena di Palermo, Matteo Messina Denaro, soffre di tumore al colon e ha metastasi epatiche per cui si sottoponeva a cicli periodici di trattamenti chemioterapici. “Le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro sono gravi”, ha detto a Rainews anche il suo avvocato.

Il suo avvocato parla delle condizione di salute del boss

Il  suo legale, Lorenza Guttadauro: “Le sue condizioni sono molto gravi e non credo che la cella possa essere paragonata ad un ambulatorio medico. Forse non lo stanno curando bene”. “Io non ho visto la cella – afferma il legale – ma non credo che possa essere paragonata a un ambulatorio medico in termini di locali sterili”. E aggiunge: “Non ho visto sedie per la chemio, c’era solo un tavolo non so se lo stanno curando bene, me lo auguro”.  Tuttavia,  i magistrati Maurizio De Lucia e Paolo Guido, che lo hanno definito lucido, sereno e con tutte le cure necessarie.

Inoltre, l’agenzia di stampa ANSA riporta che medici e infermieri del carcere di massima sicurezza sostengono che “le parole della legale non corrispondono al quadro clinico, in quanto il paziente viene seguito con puntualità e sta facendo terapie neoplastiche ambulatoriali, che risultano pienamente compatibili con la sua malattia“.