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Lago di Mezzano, trovato morto il ragazzo disperso che era presente al mega rave party

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Per il weekend di Ferragosto si sono radunate migliaia di persone al Lago di Mezzano, località di confine tra Lazio e Toscana. Lì è stato organizzato un mega rave party non autorizzato, ancora in corso, per il quale si attendono circa 30.000 partecipanti. Intanto si levano le proteste contro questo tipo di iniziative, che hanno spesso luogo in ambienti naturali protetti. E a due giorni dall’inizio della festa, il bilancio del rave party di Mezzano è già gravissimo: due ragazzi in coma etilico e un ragazzo trovato morto nel fiume.

Morto un ragazzo di 25 anni al rave party al Lago di Mezzano

Le ricerche dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri sono scattate dopo la segnalazione di alcuni partecipanti al rave. Secondo chi ha avvertito i soccorsi, il ragazzo di 25 anni si sarebbe immerso nel fiume per poi non riemergere più. Le forze dell’ordine e i sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno così battuto la costa e sondato le acque per ore, trovando infine il corpo senza vita del giovane.

I successivi rilievi scientifici sono stati svolti dai carabinieri di competenza territoriale, che indagano per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Rimangono anche da chiarire le condizioni di salute del ragazzo al momento dell’immersione nel fiume. Se fosse o meno alterato da alcol o sostante stupefacenti che potrebbero averlo stordito fino a farlo annegare. Sul luogo presenti gli amici del giovane, che fino all’ultimo hanno sperato di poterlo trovare in vita. Di lui si sa che aveva 25 anni e origini inglesi. E che, nato a Londra, viveva da tempo nel Nord Italia.

Attese 20.000 persone alla festa tra Lazio e Toscana

Il rave party non autorizzato al Lago di Mezzano, località di confine tra Lazio e Toscana, è iniziato il 14 agosto con l’arrivo di migliaia di giovani e giovanissimi a bordo di camper e auto. Si attendono ancora oltre 20.000 ragazzi provenienti da tutta Italia, ma anche da diverse parti d’Europa. A 24 ore dall’inizio del rave party di Mezzano, tuttavia, il bilancio è già gravissimo: un ragazzo morto nel fiume e altri due in ospedale in coma etilico. La festa però va avanti nella località naturale, con temperature altissime, in cui non sono presenti bagni chimici. Qui e in queste condizioni la folla prevede di rimanere per circa dieci giorni.

È ancora al vaglio però l‘ipotesi di interrompere il rave party, anche considerata la pandemia da Covid-19. Intanto, si sono attivati i carabinieri della compagnia di Tuscania, gli uomini della polizia stradale e diverse associazioni per garantire la sicurezza ai giovani. Tra le altre, la Rete Riduzione del Danno (ItaRdd) e il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) che hanno lanciato l’iniziativa “Estate in sicurezza”.

Dagli abitanti della zona si sollevano nel frattempo le proteste. Soprattutto in merito al disastro ambientale che una festa così lunga potrebbe causare al Lago di Mezzano. Si legge sulla pagina Percorsi Etruschi: Al Lago di Mezzano sta andando avanti un rave party di dimensioni inenarrabili. Alle 10 (del 14 agosto ndr.) erano circa 600, ora già oltre 5000 e ne sono attesi oltre 30.000, e rimarranno qui per una decina di giorni. Un disastro ambientale ed ecologico da cui faticosamente riusciremo a riprenderci….Ricordiamo che il lago di Mezzano e la piana di Latera sono ZPS e SIC, ambienti naturali protetti da leggi europee e uno degli ecosistemi più ricchi e preziosi che abbiamo in Tuscia“.