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Harry Potter e il Calice di Fuoco, le differenze tra libro e film

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Harry Potter e il Calice di Fuoco, le differenze tra il libro e il film. Il quarto capitolo cinematografico della saga fantastica più amata di sempre presenta molti tagli e cambiamenti rispetto all’opera originale. Scopriamo insieme alcuni tra i più eclatanti.

Harry Potter e il Calice di Fuoco, le principali differenze tra libro e film

I fan della saga di Harry Potter sono sempre stati divisi tra chi apprezza la magia visiva dei film e chi invece contesta le troppe differenze tra i libri originali e l’adattamento cinematografico. I primi due capitoli della saga, diretti da Chris Columbus, furono portati sul grande schermo quasi parola per parola, con differenze davvero minime. Per quanto riguarda i libri successivi, tuttavia, complice anche la lunghezza ben maggiore, la situazione cambia drasticamente. Il prigioniero di Azkaban di Alfonso Cuarón presenta tagli, condensamenti e spiegazioni saltate che han provocato non pochi mal di testa ai fan più sfegatati della saga. Le differenze diventano ancora più ingenti con il quarto capitolo, Harry Potter e il Calice di Fuoco, diretto da Mike Newell. Scopriamo insieme i principali cambiamenti.

Harry Potter e il Calice di Fuoco, le differenze tra libro e film: le sottotrame assenti

Il Calice di Fuoco è un libro molto più ampio rispetto ai precedenti, pieno di personaggi e sottotrame che non sono mai arrivate al cinema. Ad esempio il film non menziona mai il C.R.E.P.A., il Comitato per la Riabilitazine degli Elfi Poveri e Abbruttiti, associazione creata da Hermione per supportare i diritti degli elfi domestici. L’iniziativa della maga è frutto di tante discussioni tra lei e Ron Weasley, che non perde occasione di criticarla.

Un altro grande assente è Ludo Bagman, capo dell’Ufficio dei Giochi e degli Sport Magici nonché telecronista del Torneo Tremaghi. Nei libri è uno dei principali sostenitori di Harry Potter e prova più volte a dargli una mano durante le prove. Nel corso della storia viene fuori la verità sul sedicente telecronista: Bagman è indebitato fino al collo per i suoi debiti di gioco e aveva puntato tutto su una vittoria di Harry, nel tentativo di salvarsi la pelle.

Anche Rita Skeeter, infida reporter della Gazzetta del Profeta, ha un ruolo ben più ampio nei libri. Per tutta la durata del Calice di Fuoco, i suoi pettegolezzi e scoop su Harry Potter e i suoi amici fanno imbestialire Hermione. La Skeeter arriva persino a rivelare al mondo che Hagrid è un mezzo gigante, spingendo il guardiacaccia in isolamento per diversi giorni. Solo alla fine del libro si scopre come la giornalista riusciva a scovare i segreti più nascosti dei vari abitanti di Hogwarts. La Skeeter è infatti un animagus non registrato, in grado di trasformarsi in uno scarabeo, il travestimento perfetto per origliare le conversazioni altrui. Hermione la intrappola in un barattolo e minaccia di svelare il suo status di animagus al Ministero se la Skeeter non rinuncia a tormentarli.

I tagli alla storia della famiglia Crouch, dall’assenza di Winky al ruolo minore di Barty Sr.

Uno dei principali rimaneggiamenti alla struttura della storia del Calice di Fuoco riguarda la storia della famiglia Crouch. Nei libri il rapporto tra il fanatico di Voldermort Barty Crouch Jr. e suo padre, il rigido Barty Crouch Sr. è molto più approfondito. Se infatti sul grande schermo l’importante mago del Ministero si limita a riconoscere il figlio, trasformato in Malocchio Moody, da un suo tic con la lingua, nei libri è lui stesso ad averlo liberato dalla sua prigionia ad Azkaban. Distrutto dall’aver scoperto che il suo Barty era un Mangiamorte, si fece convincere da sua moglie a mettere in atto un folle scambio di persona. Usando la pozione Polisucco, la donna si trasforma in Junior e lo sostituisce nella sua cella, mentre quest’ultimo prende le sembianze della madre ed esce di prigione.

Nei mesi successivi un paranoico Barty Sr. segrega in casa il figlio evaso, nascosto da un Mantello dell’invisibilità e sotto il controllo della Maledizione Imperius. Il mago lo affida alle cure dell’elfa domestica Winky, completamente assente dalla pellicola. Impietosita dalle condizioni di Barty Jr., Winky convince il padre a concedergli una singola uscita, in occasione della finale della Coppa del Mondo di Quidditch. Quella fatidica notte, il Mangiamorte ne approfitta per scappare e sparare in aria il Marchio Nero. Winky viene accusata dei crimini di Jr. e licenziata da Barty Sr.

Le tetre morti dei Crouch

I destini finali dei due personaggi sono decisamente più cupi nelle pagine del libro. Assente ormai da mesi, un ormai distrutto Barty Sr. riappare improvvisamente ad Hogwarts e prega Harry Potter di portarlo da Silente. Prima che Harry riesca ad avvertire il Preside, tuttavia, Crouch Jr. uccide suo padre, per poi trasformare il suo cadavere in un osso e nasconderlo nella foresta. Il suo destino rimane un mistero fino alla fine della storia, quando è lo stesso Mangiamorte a confessare. Anche l’epilogo del giovane mago oscuro è molto diverso. Se nel film Silente si limita a parlare di un suo possibile interrogatorio, nel libro Barty Jr. viene ucciso dai Dissennatori su ordine del Ministro della Magia Cornelius Caramell, prima che possa proferire parola sul ritorno del Signore Oscuro.