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Guerra sul Mar Nero, incrociatore russo Moskva colpito da missili ucraini

Incrociatore russo Moskva

Guerra in Ucraina, Kiev sostiene di aver colpito l’incrociatore russo Moskva con missili anti nave Neptune. L’ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero risulterebbe gravemente danneggiata. Il Cremlino nega tutto, attribuendo i danni a un incendio e alla detonazione di munizioni a bordo.

Ucraina, incrociatore russo Moskva colpito da missili Neptune

La flotta russa pare aver subito un colpo durissimo nella notte. L’Ucraina sostiene di aver lanciato due missili anti nave Neptune contro l’incrociatore russo Moskva, ammiraglia del Cremlino nel Mar Nero. La storica nave lanciamissili pare aver riportato gravi danni dall’attacco. “L’incrociatore è stato colpito.” -ha dichiarato Serzh Marko, attivista e volontario sul campo- “In questo momento la nave è in fiamme al largo di Odessa. Le informazioni sono già state confermate dall’amministrazione statale regionale di Odessa”.

La versione russa: “Nessun attacco, è un semplice incendio”

La Russia ha smentito categoricamente che i danni subiti dal Moskva siano il risultato di un attacco. Secondo la versione del Ministero della Difesa russo, la nave da guerra è stata gravemente danneggiata a causa di un semplice incendio. “A seguito dell’incendio che ha colpito l’incrociatore missilistico Moskva, le munizioni sono esplose. La nave è stata gravemente danneggiata” ha affermato il Ministero in una nota. La nota specifica che l’equipaggio è stato evacuato in sicurezza in seguito alla presunta detonazione.

L’incrociatore Moskva, in servizio dal 1983, è uno dei mezzi di punta della marina russa. Lunga 186 metri ed equipaggiata di con 16 missili cruise anti-nave Vulkan, può ospitare un equipaggio di circa 500 uomini. Ciononostante, il Moskva sembra aver fatto il suo tempo. Secondo l’esperto Giuliano Ranieri, l’incrociatore è stato inizialmente concepito negli anni ’70 come risposta anti nave ai Battle Group statunitensi. Le difese anti nave e anti missili del Moskva risultano tuttavia obsolete al giorno d’oggi. Per evitare rischi inutili, l’incrociatore avrebbe dovuto tenersi a distanza di sicurezza dai sistemi di difesa costieri ucraini.