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Gasparri, legge sull’aborto presentata: di cosa si tratta e perché è scattata la polemica

Gasparri, legge sull'aborto

Gasparri, legge sull’aborto presentata in Senato. Polemiche sulle modifiche proposta dal senatore di Forza Italia che nella mattina del 13 ottobre nella seduta mattutina a Palazzo Madama ha presentato il testo con i nuovi punti.

Gasparri, legge sull’aborto presentata: di cosa si tratta

Maurizio Gasparri ha proposto il 13 ottobre in Senato la legge aborto dal titolo “Modifica dell’articolo 1 del codice civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica del concepito”. Attualmente il codice civile prevede che i diritti che la legge riconosce a favore del concepito “sono subordinati all’evento della nascita”. Dunque, la nuova modifica metterebbe in discussione la superiorità dei diritti del nato rispetto a quelli del feto.

La proposta di legge di Gasparri prevede in particolare due novità: la prima  il “reato di surrogazione di maternità commesso all’estero”; la seconda l’istituzione della Giornata della vita nascente.

Perché è scattata la polemica

Un disegno di legge che l’opposizione definisce già “anti-abortista” perché si metterebbe in discussione la ratio alla base della legge 194. Il Pd, con la neo capogruppo Simona Malpezzi ha avanzato polemiche nei confronti della proposta di Gasparri. “In Senato FI ripresenta il ddl per modificare l’art 1 del Codice Civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica del nascituro. Questa è la destra che ha a cuore la libertà delle donne, la destra che dice che non toccherà la 194. Inaudito“, afferma la capogruppo. “Gasparri scherza col fuoco, l’Italia si opporrà”, aggiunge Chiara Appendino, deputata M5S. “Ci opporremo dentro e fuori il Parlamento, a difesa di tutte e di tutti”, sottolinea Riccardo Magi di +Europa.

Dopo le polemiche è arrivata la risposta di Gasparri:  “Non mi illudo che si approvi il ddl, ma almeno che si apra una discussione. Il mio punto di caduta realistico è arrivare a una totale applicazione della legge 194. Insomma, auspico un punto di caduta intermedio. Ho tirato un sasso nello stagno, parliamone, discutiamo…”

 

 

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