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Fao: in ottobre i prezzi del cibo sono stati i più alti degli ultimi 10 anni

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Dall’olio di palma, al grano, alla lattuga. I prezzi del cibo in ottobre sono stati i più alti degli ultimi 10 anni, secondo un’analisi di Fao. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ha registrato un aumento per il terzo mese consecutivo. 

Prezzi del cibo più alti degli ultimi 10 anni, l’analisi

A diffondere la notizia è la Fao, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Secondo uno studio, i prezzi alimentari mondiali hanno raggiunto il loro livello più alto dal luglio 2011, registrando un aumento per il terzo mese consecutivo. Sembrerebbe che il picco sia legato all’aumento dei prezzi dei cereali e degli oli vegetali, schizzati alle stelle. In particolare, a toccare l’apice sono l’olio di palma, il grano, ma anche lattuga e broccoli.

Come sono aumentati i costi degli alimenti

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura riporta che l’indice dei prezzi è stato in media di 133,2 punti in ottobre, in aumento del 3% rispetto a settembre. La Fao ha legato il picco all’aumento dei prezzi dei cereali e degli oli vegetali. L’olio di palma, per esempio, è aumentato del 9,6% in questo mese. E i raccolti ridotti dei grandi esportatori come Canada, Russia e Stati Uniti hanno contribuito a far salire i prezzi del grano del 5%.

Negli Stati Uniti d’America la situazione è altrettanto allarmante. L’aumento dei prezzi del cibo ha comportato picchi superiori al 5%. Alcuni alimentari hanno toccato prezzi mai visti, come un cespo di lattuga che arriva a 2,99 dollari e mezzo chilo di broccoli a 4,99 dollari.

Il cibo più costoso contribuisce al malcontento politico in tutto il mondo ed è in grado di generare pericolose proteste. Ciò avviene specialmente nei Paesi in cui gran parte della popolazione vive vicino al limite della fame. L’ex governo del Sudan, per esempio, appena sciolto durante un colpo di Stato militare, ha dichiarato lo stato di emergenza in diverse regioni dopo le proteste per l’aumento dei prezzi del cibo.