Home Facts Elly Schlein, post offensivo del sindaco di Grosseto contro la neo segretaria del Pd: le risposte dei dem

Elly Schlein, post offensivo del sindaco di Grosseto contro la neo segretaria del Pd: le risposte dei dem

Elly Schlein, post offensivo del sindaco di Grosseto

Elly Schlein, post offensivo del sindaco di Grosseto: polemiche dopo la storia su Instagram del primo cittadino della città toscana Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Subito dopo sono arrivate le difese dei dem e anche quella dello stesso Vivarelli Colonna.

Elly Schlein, post offensivo del sindaco di Grosseto contro la neo segretaria del Pd

Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di centrodestra di Grosseto, è finito in mezzo a delle polemiche dopo una sua storia offensiva su Instagram contro la neo segretarie del Pd Elly Schlein. Il sindaco ha condiviso un collage di foto di cavalli, come suono quello di nitriti e tra le immagini anche una che raffigura proprio la Schlein con poi la scritta: “Per due euro spesi per votare alle primarie Pd cosa volevate, Belen?”, in riferimento al costo del voto alle ultime primarie.

Le risposte dei dem

A difendere la segretaria c’è l’eurodeputata Alessandra Moretti, secondo cui “le battute sessiste e misogine del sindaco di Grosseto contro Elly Schlein offendono tutte noi. Sono un insulto alla dignità delle persone, delle donne ma, soprattutto, sono una vergogna per chi le ha pronunciate. La presidente Meloni non ha nulla da dire?”. Dura anche la reazione della presidente dei senatori Dem, Simona Malpezzi: “I commenti sessisti e misogini contro Elly Schlein sono indegni. Il confronto dovrebbe essere sempre sui temi e mai per offendere l’avversario. Tutti dovrebbero condannare le parole del sindaco di Grosseto, parole che colpiscono le donne e le istituzioni”. Emiliano Fossi, deputato e segretario del Pd toscano, definisce le esternazioni di Vivarelli Colonna “indecenti, per di più pronunciate dal vertice di un’istituzione. Il fatto che lui non sia nuovo a post sessisti o denigratori è un’aggravante, non una giustificazione. Perché, come sindaco, rappresenta una comunità e quando si esprime in maniera offensiva come ha fatto ieri contro Elly Schlein purtroppo trascina con sé il nome di Grosseto e di cittadini che siamo certi siano lontani anni luce dalle sue esternazioni. Elly di sicuro non si curerà delle sue parole. Vivarelli Colonna farebbe invece bene a preoccuparsi della nuova segretaria del Pd che per il centrodestra rappresenterà un bel ‘problema’”.

La difesa del sindaco Vivarelli Colonna

“Non è mai stata mia intenzione offendere nessuno e mai nella mia vita ho agito per denigrare qualcuno – si è difeso Vivarelli Colonna – Comprendo bene cosa significhi subire battute denigranti perché le ho vissute e le vivo quotidianamente sulla mia persona. Ogni giorno sono bersagliato, anche sui miei profili social, per la mia fisicità oggetto di continui ‘apprezzamenti’, eppure non ho mai notato grandi indignazioni. Già, apprezzamenti che io giudico con ironia perché sono una persona autoironica e chi mi segue lo sa bene. Essere ironico fa parte del mio modo di essere. Una peculiarità tipica della gente della mia terra, la Toscana. Essere toscani vuol dire prima di tutto respirare ironia fin da piccoli e in questa aria sono cresciuto. Talvolta la mia ironia è stata male interpretata, come in questo caso”.

“Sono perfettamente consapevole della mia responsabilità di primo cittadino”, tuttavia spiega che non potrà mai privarsi “della libertà di poter esprimere il mio sarcasmo, anche a costo, talvolta, di andare sopra le righe. Del resto vedo che la libertà di esprimersi non manca mai a nessuno e la libertà deve essere di tutti e non solo appannaggio di qualcuno. Ma la politica è anche questo e non si può non ricordare che post virali sulla presidente del Consiglio siano stati sdoganati come simpatici e umoristici quando veniva ad esempio paragonata al Gollum del Signore degli Anelli o prima ancora quando era una moda postare l’allora presidente del Consiglio Berlusconi in ricostruzioni fotografiche e battute decisamente fuori luogo”.