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De Laurentiis contro Gravina sulla clausola di Spalletti ma la Figc vuole l’ex tecnico del Napoli

De Laurentiis

De Laurentiis contro Gravina: il presidente del Napoli libera Spalletti per la Nazionale solo se verrà pagata la clausola. Il numero uno azzurro non ne fa una questione di soldi ma di principio come ha scritto nel suo duro comunicato.

De Laurentiis contro Gravina sulla clausola di Spalletti

Nel giorno di Ferragosto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha pubblicato una nota ufficiale affermando che per liberare il Spalletti è necessario pagare la clausola: “Se la scelta cade su Spalletti, grande allenatore con 25 anni di esperienza ad alto livello, offrendogli uno stipendio di 3 milioni netti per tre anni, non ci si può fermare di fronte all’accollo (pagare per conto dell’allenatore) di un milione lordo per anno per liberarlo dal suo vincolo contrattuale. Tutto ciò è incoerente. Per il Calcio Napoli tre milioni non sono certo molti, e per Aurelio De Laurentiis sono ancora meno. Ma la questione nel caso di specie non è di “vil denaro”, bensì di principio”.

Poi, l’attacco più diretto alla Figc e a Gravina: “Per quanto riguarda la Federazione, osservando la vicenda in discussione (quella della Figc che vorrebbe Luciano Spalletti come nuovo ct senza pagare la clausola al Napoli ndr), ciò che mi appare più sorprendente è che si arrivi a poche settimane da due gare molto importanti della Nazionale, subendo le dimissioni dell’allenatore Roberto Mancini”. Così De Laurentiis nella sua lunga riflessione diffusa dai canali di comunicazione del Napoli.
“A questo proposito sono due le principali considerazioni da fare – continua De Laurentiis -: non si sanno tenere i rapporti con i propri collaboratori inducendoli alle dimissioni; mancano strumenti giuridici idonei a trattenere gli stessi determinando il rispetto dei contratti sottoscritti anche attraverso la previsione di specifiche penali”.
Per il presidente del club campione d’Italia è “l’intero sistema del calcio italiano, che deve spogliarsi del suo atteggiamento dilettantistico per affrontare le sfide guardando al rispetto delle regole delle imprese, delle società per azioni, del mercato. Ma fino a quando si consentirà che la ‘regola’ sia la ‘deroga’ il sistema calcio non si potrà evolvere e continueranno a esserci i casi ‘Spalletti’ come continueranno a esprimersi ‘autorevoli’ commentatori che non conoscono come vada gestita in modo sano un’impresa”.

La Figc vuole l’ex tecnico del Napoli

Tuttavia, secondo quanto riferisce Sky Sport per la Figc “l’allenatore toscano resta la prima scelta. La Federazione si era presa 4 giorni per definire la situazione, questi giorni -ora diventati tre- verranno utilizzati per avere dei pareri legali ancora più approfonditi rispetto alla clausola (anche Spalletti farà lo stesso). Venerdì quindi verrà fatto un punto definitivo e verrà presa una decisione -anche insieme all’ex allenatore del Napoli- se procedere o meno”.