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Dania Mondini, chi è la giornalista che ha denunciato i dirigenti Rai

Chi è Dania Mondini

Chi è Dania Mondini, la giornalista italiana che ha denunciato per stalking e mobbing i dirigenti della Rai. Dopo una lunga carriera tra radio televisione, la conduttrice del TG1 ha fatto causa ai suoi superiori: “Sistematiche aggressioni psicologiche. Costretta a lavorare nella stessa stanza di un collega affetto da flatulenza“.

Chi è Dania Mondini, vita e carriera della giornalista

Nata a Roma il 18 luglio 1963, Dania Mondini è una giornalista televisiva italiana. Ha una laurea in Teologia, conseguita alla Pontificia università urbaniana. Prima di fare il suo esordio nel mondo del giornalismo, lavora per cinque anni come insegnante di religione cattolica nelle scuole medie e superiori. Scrive diversi articoli per alcune testate nazionali, e si unisce all’Ordine dei Giornalisti nel 1988. Approda alla Rai nel 1995, quando comincia a lavorare per TGR Lazio. Nel corso della sua carriera lavora sia in radio che in televisione, lavorando a diversi telegiornali e rubriche. Svolge le funzioni di inviata e di conduttrice dell’edizione mattutina del TG1. Nel 2019 pubblica un libro-inchiesta, L’affare Modigliani – Trame, crimini, misteri all’ombra del pittore italiano più amato e pagato di sempre

La denuncia contro i dirigenti Rai: “Costretta a lavorare accanto a un collega affetto da flatulenza

Dania Mondini è finita sulla bocca di tutti dopo la sua denuncia a cinque dirigenti della Rai. I fatti risalgono al 2018 e addirittura il caso è finito in Procura, a Roma, e il pubblico ministero ha aperto un fascicolo per stalking: nel mirino cinque “giornalisti-dirigenti” indicati dalla Mondini. Si tratta di Filippo Gaudenzi, Marco Betello, Piero Felice Damosso, Andrea Montanari e Costanza Crescimbeni.

La giornalista ha accusato i suoi colleghi di comportamenti assimilabili allo stalking e al mobbing. Nella querela del 2018, la Mondini ha fatto causa per sistematiche aggressioni psicologiche operate mediante una serie di comportamenti vessatori e denigratori da parte dei propri superiori sul posto di lavoro, ritenendosi, pertanto, vittima di ‘mobbing’ a causa dell’ostracismo perpetrato nei suoi confronti”.

La conduttrice del TG1 ha segnalato uno specifico maltrattamento, messo in atto con un “ordine di servizio che le imponeva l’obbligo di lavorare nella stessa stanza con un collega che soffriva di disturbi della personalità che lo inducevano a comportamenti antisociali in relazione alla cura della persona ed alla pulizia personale, oltre a maleodoranti flatulenze ed eruttazioni, nonché a ripetute violente aggressioni verbali.