I risultati di un innovativo studio promosso da Humanitas Gavazzeni e finanziato dal 5×1000 di Fondazione Humanitas per la Ricerca sono stati pubblicati su Frontiers in Digital Health, rivista scientifica internazionale. Obiettivo: la prevenzione delle cadute accidentali di pazienti ricoverati. Parte integrante del progetto è stato Verso Vision, un sistema di monitoraggio basato sull’intelligenza artificiale, impiegato per la prima volta in Italia proprio da Humanitas Gavazzeni, in collaborazione con l’azienda bergamasca Medi.Ma.
“La pubblicazione di un nostro studio su una rivista prestigiosa come Frontiers rappresenta un indubbio riconoscimento per il lavoro svolto – dichiara Emilio Bombardieri, Direttore Scientifico di Humanitas Gavazzeni. – È stato molto importante poter analizzare, con un approccio scientifico, una scelta assistenziale volta a migliorare sempre di più la sicurezza dei pazienti. Un grande ringraziamento va a Fondazione Humanitas per la Ricerca, che ci ha permesso di rendere prospettico il progetto di ricerca, ampliandolo anche ad altre specialità”.
Durante il primo studio di fattibilità avviato tra il 2023 e il 2024, Verso Vision è stato installato in 10 stanze (20 posti letto) di Medicina e Oncologia, permettendo di prevenire il 79% delle cadute accidentali rispetto ad aree non monitorate. Grazie ai fondi 5×1000 raccolti da Fondazione Humanitas per la Ricerca, il progetto è stato poi esteso anche ad altre 16 camere di degenza (32 posti letto) in diversi reparti, tra cui Chirurgia, Cardiologia e Ortopedia.
“Lo studio e la sua pubblicazione su Frontiers dimostrano il legame tra qualità clinica e innovazione che da sempre guidano la nostra missione – aggiunge Massimo Castoldi, Direttore Sanitario di Humanitas Gavazzeni. – Gli ottimi risultati dello studio retrospettivo e i fondi 5×1000 ci hanno permesso di ampliare il progetto a 52 posti letto totali, dandoci la possibilità di proseguire con lo stesso”.
Il funzionamento del sistema è tanto preciso quanto semplice: le telecamere installate nelle stanze analizzano in tempo reale i movimenti dei pazienti e, grazie all’intelligenza artificiale, inviano segnalazioni istantanee a uno smartphone in dotazione al personale infermieristico in caso di rischio imminente, come tentativi di alzarsi dal letto, uscite dalla stanza o uscite ritardate dalla toilette. L’algoritmo, inoltre, è progettato per rispettare la privacy: non registra immagini, ma elabora esclusivamente i dati relativi ai movimenti.
Corrado Gervasi, Coordinatore Infermieristico, direzione dei Servizi Assistenziali di Humanitas Gavazzeni, conclude: “Il personale infermieristico ha segnalato diversi benefici significativi: maggiore tempestività d’intervento, copertura continua (h24), interfaccia intuitiva e un coinvolgimento più attivo del paziente, che non deve indossare ulteriori dispositivi”.