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Città italiane più inquinate: la classifica stilata da Legambiente

Città italiane più inquinate: la classifica stilata da Legambiente

Attraverso un’analisi fatta da Legambiente, molte delle città italiane non rispetterebbero gli standard europei per ciò che concerne il tema dell’inquinamento, da diversi anni oggetto di discussione. Pertanto, è possibile visionare la classifica delle città italiane più inquinate, dove si mostrano anche grandi centri urbani.

Si tratta di dati negativi e preoccupanti, che devono far riflettere tutte i luoghi coinvolti, a cui viene chiesta maggior attenzione.

La classifica delle città italiane più inquinate

Sebbene molte città cerchino di rimanere al passo con tutte le rivoluzioni, innovazioni e via dicendo, così non è per quanto riguarda il fattore atmosferico e ambientale. In Italia, infatti, ci sono addirittura 72 città che risultano “dannose” per la salute. Lo si evince tramite l’ultima analisi di Mal’Aria di città 2023, stilata da Legambiente.

Di seguito, le città che devono impegnarsi maggiormente per il Pm10:

  • Torino e Milano a cui viene chiesto una riduzione del 43%;
  • Cremona a cui servirebbe una diminuzione del 42%);
  • Andria si avvicina a quelle percentuali, con il 41%;
  • Alessandria che dovrebbe registrare un calo del 40%.

Secondo il Pm2.5 a Cremona, Milano, Padova e Vicenza viene chiesto una riduzione del 57%; Alessandria, Bergamo, Piacenza e Torino devono impegnarsi per un calo del 55%, Como del 52%. Per Asti, Brescia e Mantova viene richiesta una dimunizione del 50%.

I dati mettono in evidenza l’emergenza per Milano e Torino – tra le grandi città – e per Cremona ed Alessandria.

Il messaggio lanciato da Legambiente

Sulla base di quanto visto, il presidente nazionale di Legambiente – Stefano Ciafani – ha voluto comunicare, attraverso un messaggio, la sua preoccpazione:

L’inquinamento atmosferico non è solo un problema ambientale, ma anche un problema sanitario di grande importanza. In Europa, è la prima causa di morte prematura dovuta a fattori ambientali e l’Italia registra un triste primato con più di 52.000 decessi annui da PM2.5, pari a 1/5 di quelli rilevate in tutto il continente”.

Risulta doveroso impegnarsi per tutelare la salute – e la qualità di vita – di ogni singolo cittadino, mettendo in atto politiche che possano rivelarsi efficaci.