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Chi sono Francesca Fariello e Chiara Ratti di “Cibo Supersonico”

Chi sono Francesca Fariello e Chiara Ratti

Chi sono Francesca Fariello e Chiara Ratti: sono una coppia nella vita privata ma anche professionale. Affrontano nel loro percorso di coppia e di lavoro le opportunità che emergono da uno stile di vita e da un’alimentazione genuina.

Chi sono Francesca Fariello e Chiara Ratti

Francesca Fariello e Chiara Ratti sono le fondatrici di un progetto che prende il nome di “Cibo Supersonico”, nato per sperimentare e creare nuove possibilità e piatti della cucina a base vegetale.

Francesca è una chef 33enne originaria di Formia, mentre Chiara ha 35 anni ed è di Erba, di professione social media manager. Francesca ha lavorato al Mantra Raw Vegan di Milano. Le due sono anche una coppia nella vita e si definiscono con queste parole: “Mi chiamo Francesca Fariello e sono la fondatrice del progetto Cibo Supersonico insieme a Chiara, mia moglie e manager. Il progetto di Cibo Supersonico vede la cucina vegetale come parte integrante del processo di guarigione, e ha iniziato a svilupparsi dopo aver fatto esperienza di un tumore al seno nel 2016”.

Hanno scritto un libro che si chiama appunto “Cibo Supersonico”, in uscita il 22 febbraio. In questo manuale affrontano numerosi argomenti che vanno dal loro primo incontro alla battaglia per la comunità LGBTQ+, dalla malattia di Francesca Fariello che ha lottato contro il cancro e all’impegno ambientale per creare un mondo sostenibile.

Oltre ad aver scritto il libro, Francesca e Chiara organizzano cene a domicilio e tengono corsi per chi volesse avvicinarsi alla loro filosofia che si può definire evergreen.

Cos’è “Cibo Supersonico”

Cibo Supersonico“, un’iniziativa nata in un primo momento quasi per gioco per poi svilupparsi ed avere molto seguito sui social. L’iniziativa vuole essere un modo per mangiare in maniera più consapevole e naturale e completamente “plant-based”. Il cibo, come indicano sul loro sito internet, è infatti considerato un viaggio, una sorta di orchestra che permette di conoscere meglio i propri sensi.

Il progetto si alimenta tramite eventi privati, cene a domicilio e cooking class ma da qualche tempo c’è anche altro alla base dell’iniziativa che trasmette così nuova linfa. Si è trattato di un esperimento e di una sfida per dare ancora di più concretezza al loro progetto. Francesca e Chiara hanno staccato il contatore per abbassare il più possibile le emissioni di CO2. Non solo, hanno messo a dimora 200 alberi in provincia di Brescia per dare un sostegno concreto all’iniziativa “Piantumazione Selvaggia”. Il tutto questo è stato documentato quotidianamente sul loro sito e sui loro canali social in modo tale da mostrare chiaramente le conseguenze giorno per giorno.

L’unica energia a loro disposizione era fornita dai pannelli solari installati sul balcone. Non solo: stop agli acquisti, a meno che non fossero strettamente necessari, e ai viaggi in auto, spostamenti solo a piedi o tramite l’utilizzo di mezzi pubblici.